Pallonate
Missioni impossibili: la Danimarca del ‘92 e le altre Cenerentole
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4 anni agoon
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RedazioneLi chiamano Underdogs gli sfavoriti, quelli che sulla carta non hanno chance di vittoria, ma a volte i sogni che parevano impossibili si avverano e coloro che sembravano ineluttabilmente destinati all’Inferno, si ritrovano di colpo in Paradiso senza quasi sapere come…
1) Grecia 2004
Quando la modesta Grecia guidata dal Santone tedesco, Otto Rehhagel, supera 2-1 i padroni di casa del Portogallo nella partita inaugurale di Euro 2004, si capisca subito che il torneo riserverà clamorose sorprese, sovvertendo i pronostici della vigilia… Così sarà, perché le due squadre si ritroveranno di fronte in finale e ad avere la meglio saranno proprio gli ellenici, capaci di eliminare nel turno precedente i campioni in carica della Francia grazie a un gol del legnoso centravanti Angelos Charisteas, che si ripeterà contro i portoghesi, decretando l’inatteso trionfo greco!
2) Nottingham Forest
Ai blocchi di partenza del massimo campionato inglese stagione 1977/78, il Nottingham Forest scatta subito in testa, davanti a Liverpool, City ed Everton, che, dopo aver a lungo tenuto il passo della capolista, sono infine costrette ad arrendersi. I Garibaldi Reds si laureano campioni d’Inghilterra per la prima volta nella loro storia, ma il meglio deve ancora venire… Alla sua prima apparizione in Coppa Campioni, la matricola Forest elimina, una dopo l’altra, avversarie del calibro di Liverpool, AEK Atene, Grasshoppers e Colonia e raggiunge la finale di Monaco, dove si ritrova di fronte il Malmoe della coppia Cervin-Kinnvall. Gli svedesi reggono un tempo e nella ripresa s’inchinano a Trevor Francis, lesto ad avventarsi come un rapace su un pallone di Robertson dalla sinistra e a metterlo alle spalle del portiere avversario. Il Nottingham è campione d’Europa, Brian Clough è leggenda!
3) Danimarca 1992
Nell’estate 1992, a dieci giorni dall’inizio degli Europei in Svezia, la Yugoslavia viene estromessa dalla competizione a causa della guerra che sta dilaniando il Paese… Al suo posto, viene ripescata la Danimarca: il commissario tecnico Richard Møller-Nielsen richiama d’urgenza i calciatori dalle vacanze, ma assemblare una squadra in poco più di una settimana appare un’impresa impossibile… E infatti, dopo un pari e una sconfitta nelle prime che partite, gli scandinavi sembrano ormai spacciati: devono battere la Francia e sperare l’Inghilterra non faccia altrettanto con i padroni di casa svedesi… Incredibile, ma vero: Laudrup e compagni superano 2-1 i galletti d’Oltralpe e il contemporaneo ko dei Tre Leoni regala ai biancorossi l’accesso alle semifinali! Prossimo avversario, l’Olanda campione d’Europa in carica: una sfida dall’esito sulla carta scontato, ma la sorpresa è dietro l’angolo: al termine dei supplementari il risultato rimane inchiodato sul 2-2… Ai rigori Van Basten tradisce gli Oranje e la Danimarca vola in finale, dove ad attenderli troveranno la Germania campione del Mondo in carica… Anche stavolta, sulla carta non c’è confronto, ma nel calcio i miracoli esistono: gli attacchi tedeschi si infrangono sulle manone di Peter Schmeichel, i gol di Jensen e Vilfort valgono la Coppa! Danimarca campione d’Europa, chi l’avrebbe mai detto!
4) Leicester
Nell’era degli sceicchi e delle spese folli, l’impresa del Leicester di Claudio Ranieri rappresenta un autentico miracolo: un club di provincia dal budget ridotto e dalla rosa modesta dimostra che niente è impossibile nel calcio come nella vita, perché la forza delle idee, a volte, si rivela superiore a quella del denaro! Così, le Foxes stupiscono il mondo vincendo la Premier alla faccia di City, United, Chelsea e dei loro soldi!
5) Verona
Nessuno alla vigilia del campionato 1984/85 avrebbe puntato un euro, pardon mille lire, sul Verona campione d’Italia, ma nel calcio, si sa, impossible is nothing… La squadra di Osvaldo Bagnoli, detto il Mago della Bovisa, compie un’autentica magia, cucendosi sul petto il suo primo storico Scudetto al termine di un’avvincente lotta a tre con Toro ed Inter!
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