Pallonate
Nessuno come loro
Otto calciatori soltanto sono riusciti nell’impresa di vincere Mondiale, Champions e Pallone d’Oro!
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6 ore agoon
Nessuno come loro
C’è il Triplete per le squadre di club, che consiste nella vittoria di campionato, coppa nazionale e Champions nel corso della stessa stagione, e poi c’è il Triplete per i singoli calciatori che, se possibile, è ancora più difficile da conquistare.
Stiamo parlando della vittoria, nel corso della carriera agonistica, dei tre trofei più importanti in assoluto:
il Mondiale con la propria Nazionale, la Champions League con la squadra di club e il Pallone d’Oro a livello individuale.
Un’impresa che, nella storia del calcio, è finora riuscita solo ad 8 ‘eletti’, che sono riusciti a mettere in bacheca tutti i titoli più prestigiosi. Ricordi chi sono?
1. Bobby Charlton
Il primo a centrare l’impresa fu Sir Robert Charlton, per tutti Bobby, che nei suoi quasi 20 anni passati nel Manchester United riuscì a
vincere prima il Mondiale casalingo con l’Inghilterra nel 1966, trionfo che gli spalancò le porte per il Pallone d’Oro nello stesso anno
e concluse quindi l’opera vincendo la prima storica Coppa dei Campioni dei Red Devils nel 1968 (finale a Wembley contro il Benfica di Eusebio).
2. Paolo Rossi
L’unico italiano della lista è il nostro indimenticabile Pablito, protagonista assoluto del Mundial in Spagna del 1982
in cui segnò un’incredibile tripletta al Brasile ai quarti, una doppietta alla Polonia in semifinale e un gol alla Germania in finale. Sei gol che gli valsero di diritto la conquista del Pallone d’Oro 1982.
Per la Coppa dei Campioni, invece, Pablito dovette attendere qualche anno, ma nel 1985 si laureò anche campione d’Europa con la Juve nella triste notte dell’Heysel.
3. Franz Beckenbauer
Se è già difficile questo particolare Triplete per un attaccante, figuriamoci per un difensore!
Ma non certo per Kaiser Franz, che è riuscito persino nell’impresa di vincere tutto più volte:
2 palloni d’Oro (1972 e 1976), 3 Coppe dei Campioni con il Bayern (1973/74, 1974/75 e 1975/76) e anche 2 mondiali, anche se anno da calciatore (1974 nella sua Germania) e uno da allenatore della Germania Ovest (Italia ’90).
4. Gerd Muller
Altro tedesco, altro Campione assoluto di questo sport. Gerd Müller era, insieme a Beckenbauer, il grande leader di quel Bayern Monaco e di quella nazionale tedesca e,
non a caso, riuscì a vincere prima il Pallone d’Oro nel 1970, poi il Mondiale del 1974 con la Germania e infine le 3 Coppe dei Campioni del Bayern (1973/74, 1974/75 e 1975/76).
5. Zinedine Zidane
Dalla Germania alla Francia, dove è nato uno dei più grandi talenti della storia del calcio. Stiamo parlando di Zizou Zidane, uno dei fantasisti più talentuosi di sempre:
nel suo palmarès, oltre al Mondiale 1998 vinto alla guida della sua Francia, anche il Pallone d’Oro dello stesso anno e la Champions League 2001/02, la prima del ciclo del Real Madrid dei Galacticos.
A cui, volendo, potremmo anche aggiungere le tre Champions vinte da allenatore, sempre sulla panchina dei Blancos…
6. Rivaldo
Con Rivaldo inizia il dominio assoluto dei brasiliani. L’Extraterrestre vinse il Pallone d’Oro nel 1999, quando ancora vestiva la
casacca del Barcellona e forse non aveva ancora dato il meglio di sé, considerando che nel 2002 fu uno dei trascinatori del Brasile che,
in Giappone e Corea, conquistò il suo quinto e finora ultimo titolo mondiale. Poi, ad arricchire il palmarès, ecco la Champions League vinta col Milan nel 2003 a Manchester:
una trionfo dove non fu certo tra i protagonisti assoluti, visto che in finale contro la Juve scaldò la panchina per tutti i 90 minuti, ma che vale (eccome!) per la nostra speciale classifica.
7. Ronaldinho
Profeta assoluto del calcio bailado, Dinho ha fatto impazzire le difese di mezzo mondo prima con la maglia del PSG, poi con quella del
Barcellona e, infine, anche con quella del Milan, anche se la sua parentesi rossonera fu-nel complesso- la meno esaltante.
La scalata del Gaucho comincia con il Mondiale 2002 con il Brasile e prosegue con il Pallone d’Oro nel 2005 e la Champions vinta nel 2006 con il Barcellona a Parigi.
8. Kakà
Ultimo, ma ancora brasiliano, Ricardo Kakà. C’era anche lui, anche se giocò soltanto uno spezzone di gara, nel Brasile Campione del Mondo del 2002, ma fu il passaggio al Milan a segnare la sua consacrazione al grande calcio.
Nell’anno di grazia 2007, prima trascina i rossoneri alla vittoria in Champions di Atene, con tanto di vendetta sul Liverpool vincitore ad
Istanbul due anni prima, poi viene incoronato miglior giocatore al mondo con la vittoria del Pallone d’Oro alzato al cielo in un San Siro vestito a festa per l’occasione…