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Se lo dice lei… Juve vince, ma non convince
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6 anni agoon
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RedazioneOttava vittoria della Juventus in finale di Supercoppa Italiana con tanto di gol d’autore dello stellare CR7 che così conquista il suo primo trofeo Italiano.
Una vittoria, comunque, che lascia entrambe le tifoserie insoddisfatte: la parte rossonera ,che dopo il rimpianto di un’incredibile occasione persa con la traversa di Cutrone, recrimina l’espulsione di Kessie, il contatto tra Emre Can e Conti che quantomeno poteva essere rivisto e segnalato dal Var.
nel finale di gara non passano inosservati i nervi tesi di Higuain:
Sceneggiata inconcepibile per un risultato già scritto per una squadra in cui il matrimonio non è mai nato e per una cessione già annunciata da giorni. un giocatore che vuole assolutamente andare via. Da sottolineare comunque l’incredibile errata gestione della società nel trattare il suo caso particolare, decidendo di lasciare a casa i suoi dirigenti per trovare il sostituto dell’ultimo minuto, senza poter spendere ingenti capitali, dato che la sciagurata scommessa su Gonzalo è costata al Milan 20 milioni di euro .
Mentre dalla parte bianconera il solito discorso di sempre: una squadra stellare che viaggia in seconda marcia, coi tifosi costretti a “pregare” fino al novantesimo. L’aspettativa ideale per la differenza tecnico-tattica delle due squadre sarebbe stata quella di vedere una partita chiusa già al primo tempo.
Invece no. Assistiamo a un primo tempo dove il Milan non sembra avere 22 punti di distacco in classifica e la Juve di stellare ha solo le stelle sulla magliaetta. Nel secondo tempo invece si capisce la differenza tecnica delle due squadre, al 61’ lancio millimetrico di Pjanic sulla testa di Ronaldo che trafigge la porta di Donnarumma, impreparato poiché giocatore di grande talento che ha sempre sofferto le emozioni dei grandi palcoscenici al contrario di Cristiano segna il suo 19° gol in 28 finali .
Allora penso :”è fatta! Ma non è finita .”
e si soffre ancora di più, fino all’ultimo minuto.
Alla fine c’è da constatare che, ancora una volta ha ragione Massimiliano Allegri, dall’alto dei suoi 10 trofei vinti ,che con il “non bel gioco” si è riempito la bacheca di coppe poiché alla fine sugli albi d’oro di tutte le competizioni c’è il nome di chi vince, non di chi gioca bene.
Ilenia De Sena
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