Riccardo Montolivo: storia di un capitano in cerca…d’autore

Ci si rivede a luglio. Riccardo Montolivo ha già ufficialmente concluso la stagione 2014-15, già resa complicatissima dalla riabilitazione per l’infortunio alla tibia subito in nazionale proprio alla vigilia della partenza per il mondiale brasiliano. E così, il capitano rossonero ha finito per non convincere nemmeno alla sua terza stagione in rossonero, quella che -almeno nell’idea di tifosi e addetti ai lavori- sarebbe dovuta essere quella della definitiva maturità.



Ma che, invece, complici anche i diversi infortuni, ha finito per rimandare ulteriormente il salto di qualità del capitano. Peccato però che l’orologio scorra implacabile, e la carta d’identità del Monto segna ormai -inserobailmente- quota 30 anni. Anni solo parzialmente valorizzati sul rettangolo verde, dal momento che già all’Atalanta e alla FIorentina, Montolivo veniva accusato di poco carattere e poca personalità.



Si pensava però che con il passaggio al Milan Montolivo potesse trovare l’ambiente giusto per consacrarsi nel gotha del calcio mondiali: contratto quadriennale e fascia di capitano al braccio non sono però bastate per vedere in campo un leader autentico. 



L’appuntamento -a questo punto- sarà per la prossima stagione: il giorno del raduno Montolivo si ripresenterà in campo ‘con la tibia perfettamente guarita’ -scrivono i medici. Speriamo anche con la voglia di emergere che è mancata in questi anni…