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Amarcord

10 grandi italiani all’estero

Da Zola a Vialli, da Di Canio a Toni: orgoglio tricolore nei campionati stranieri!

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10 grandi italiani all’estero

Il calcio è uno sport decisamente…per italiani! E non ci riferiamo solo ai quattro mondiali vinti, anche se ogni scusa è buona

(anche questa!) per sbatterli in faccia a tutti i nostri interlocutori, ma anche -e soprattutto- ai tanti talenti sbocciati nel Belpaese che hanno poi fatto fortuna lontano dai confini Nazionali. Ne abbiamo selezionati dieci per voi: ve li ricordate?

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#10 Benito Carbone 

Lasciata l’Inter nel 1996, il giovane Benny andò a spiegare le ali del suo talento in Inghilterra, dove lo acquisterà prima lo Sheffield, poi l’Aston Villa, quindi il Bradford City, il Derby County e infine il Middlesbrough.

#9 Marco Negri 

Un cecchino infallibile, Marco Negri. Segnava gol a raffica in Italia, ne ha segnati a raffica (37 in 40 presenze!) nei suoi due anni in Scozia,

dove conquistò anche il titolo di capocannoniere con la maglia dei Rangers Glasgow, prima che una serie di problemi fisici ne minasse il prosieguo della carriera.

#8 Fabrizio Ravanelli 

Lasciò la Juventus da Campione d’Europa in carica nel 1996 e fece subito innamorare i tifosi del Middlesbrough prima e dell’Olympique Marsiglia poi. Penna Bianca sarà tra i precursori dell’emigrazione italiana del pallone. 

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#7 Lorenzo Amoruso 

Il suo nome sarà scolpito per sempre nella storia del calcio britannico: è lui, italianissimo, il primo capitano cattolico della storia dei

Rangers Glasgow, squadra della metà protestante della seconda città scozzese. E, in sette stagioni in Scozia, vincerà tre campionati e quattro coppe nazionali. 

#6 Amedeo Carboni 

Un terzino sinistro diventato leggenda in Spagna, per la precisione a Valencia, dove è arrivato (dalla Roma) nel 1997 e scriverà pagine

importanti di storia, diventando capitano dei Pipistrelli vincendo due volte la Liga, Coppa e Supercoppa di Spagna, una Coppa Uefa e una Supercoppa Uefa. 

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#5 Marco Simone 

Si diceva fosse il pupillo di Fabio Capello, che in lui aveva visto il tassello perfetto per completare il suo Milan.

Dopo aver vinto tutto con i rossoneri, Simone partì alla volta della Francia, dove giocò con le casacche di Paris Saint GermainMonaco e Nizza.

#4 Gianluca Vialli 

Un nome che, dalle parti di Stamford Bridge, evoca ancora leggenda. Arrivò al Chelsea da campione d’Europa nel 1996, diventò player-manager in seguito alle dimissioni di Ruud Gullit vincendo Coppa di Lega, Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea. 

#3 Paolo Di Canio 

Ha girato parecchio tra Inghilterra e Scozia, ma è con la maglia del West Ham che Di Canio ha trovato la sua consacrazione calcistica:

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oltre alle prestazioni sul campo, il simbolo della Lazio è passato alla storia per un famoso gesto di fair play che gli è valso l’applauso di tutto il Regno Unito. 

#2 Luca Toni 

Campione del Mondo, Scarpa d’Oro e poi conquistatore della Germania. Con la maglia del Bayern, Luca Toni segnerà 58 reti in 90 partite, vincendo due campionati e due coppe di Germania. 

#1 Gianfranco Zola 

Al top della nostra classifica c’è lui, Gianfranco Zola, che tifosi del Chelsea chiamano semplicemente The Magic Box, la scatola magica in grado di pescare in ogni momento il coniglio dal cilindro.

Nei suoi sette anni a Londra segnò più di 80 reti e fu anche insignito, per meriti sportivi, del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero britannico.

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