Amarcord
14 ottobre 2001, il derby della buca: Maspero scava la fossa a Salas
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2 anni agoon
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Redazione14 ottobre 2001, al Delle Alpi va in scena il derby della Mole. Juventus e Toro sono sul 3-3, con i granata capaci di rimontare tre gol ai cugini dopo un avvio shock. Alla doppietta di Del Piero e alla rete di Tudor per i bianconeri, hanno risposto, nell’ordine, Lucarelli, Ferrante e Maspero. Ma a 2′ dalla fine, Marcelo Salas si ritrova sul suo piede sinistro il pallone che può vanificare la remuntada torinista.
L’arbitro Borriello giudica falloso il contatto in area tra Delli Carri e Tudor e concede il penalty ai bianconeri. Il rigorista designato è Del Piero, ma Alex ha già lasciato il campo e sul dischetto si presenta Salas. I giocatori del Toro circondano il direttore di gara, che si dimostra però inflessibile e sicuro della bontà della propria decisione.
Protestano tutti. Tutti tranne Maspero, che, consapevole dell’inutilità delle proteste, decide di approfittare del trambusto generale per mettere in atto indisturbato il suo piano. Un momento, quale piano? Il fantasista granata, rigorista navigato, i rigori sa come si segnano, ma anche come si possono sbagliare.
Una zolla d’erba fuori posto, ad esempio, e il pallone può finire alle stelle. Così, Maspero si porta sul dischetto e comincia a scavare una buca, nella quale Salas sprofonderà con tutte le scarpe. Il cileno infatti sistema il pallone proprio sul punto in cui i tacchetti dell’autore del pareggio torinista hanno vangato il terreno e l’esito finale è quello previsto: palla in curva e Salas con le mani nei capelli.
A distanza di anni, Maspero ricorda così quell’episodio che lo ha fatto entrare di diritto nel cuore del popolo granata: “Era stata una partita strana: in mezz’ora eravamo sotto per 3-0, poi nella ripresa è successo qualcosa. Abbiamo rimontato e io segnai il gol del pareggio. A quel punto, una volta visto assegnare quel rigore pensai che non potevamo perdere quella partita e dovevo fare qualcosa… Tutti protestavano, ma io non ho mai visto un arbitro cambiare una sua decisione su un rigore assegnato. Non volevo nemmeno essere ammonito per proteste: c’erano già tanti miei compagni a parlare col direttore di gara. E allora, da rigorista, mi avvicinai al dischetto, calcando un po’ su quella zona, ben sapendo che avrei potuto disturbare chi avrebbe calciato. Salas mise il pallone proprio lì, calciando di collo pieno: la palla ovviamente si alzò clamorosamente, ma c’è da dire anche che l’attaccante della Juve si era anche coordinato molto male, a mio avviso“.
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