Amarcord
Alta tensione a Pescara, i tifosi incontrano i giocatori
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12 anni agoon
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RedazioneLa tensione è altisisma a Pescara, dopo la sconfitta subito in casa dalla compagine abruzzese contro il Bologna per 3 a 2. Una sconfitta maturata nonostante gli uomini di Bergodi fossero andati in vantaggio due volte, prima con Weiss e poi con D’Agostino, in entrambi i casi su calcio di rigore. A fine partita è esplosa quindi la contestazione dei tifosi locali, che hanno preteso di incontrare i giocatori: pretesa soddisfatta, con una delegazione di circa trenta persone cui è stato concesso di entrare negli spogliatoi per confrontarsi con i calciatori.
A chiarire il contenuto dell’incontro è stato Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, ai microfoni di Sky Sport: “I tifosi volevano parlare con i ragazzi, non con i dirigenti. Hanno chiesto ancora più impegno e qualche uscita serale in meno durante la settimana. Credo che fossero arrabbiati non tanto per il risultato di oggi, quanto per la pessima prestazione esibita settimana scorsa contro la Sampdoria. Noi teniamo ai nostri tifosi, loro lo sanno e gliel’abbiamo dimostrato sin dal primo momento in cui rilevammo la società, sottraendola alle mani di tanti malintenzionati. Adesso chiediamo loro di starci vicini, le loro preoccupazioni sono anche le nostre“.
E preoccupato è anche Cristiano Bergodi, tecnico degli abruzzesi, che ha così commentato la partita persa nel pomeriggio di oggi: “La prestazione non è stata pessima, ma veniamo puniti ogni volta che sbagliamo, foss’anche l’unico errore. Stavamo disputando una buona partita, ma il goal di Gilardino ci ha tagliato le gambe. E’ sicuramente il mio periodo peggiore da quando sono qui, ma è inutile deprimersi, non serve a nulla. La classifica? Preferisco non guardarla, pensiamo piuttosto al match di settimana prossima, dove ci aspetta l’insidiosa trasferta di Palermo“.