Altro che “arbitri migliori del mondo”… e se la A ingaggiasse Howard Webb?

“Gli arbitri italiani sono i migliori del mondo”, sentenziava mesi fa il presidente dell’Aia Marcello Nicchi. L’affermazione non ha certo portato bene alla classe arbitrale, reduce finora da una stagione disastrosa.

Gli errori dei fischietti italiani sono tanti e variegati: dal gol annullato a Paloschi in Chievo-Juve al derby di Torino, dal caso Borja Valero-Gervasoni al pugno di Mexes in Juve-Milan. Tanti i penalty e i fuorigioco non visti: e le topiche sono continuate anche nell’ultima giornata, come il gol in fuorigioco di Destro ai rigori non dati a Parma, Genoa e Lazio.

Un caleidoscopio di errori che non può essere negato dai responsabili, che devono porre rimedio a quanto sta succedendo. Come ad esempio eliminare l’assurda divisione tra arbitri di serie A e arbitri di serie B, che blinda i primi nonostante gli sbagli in successione.

E si torna a parlare di direttori di gara stranieri in serie A, soprattutto dopo aver visto e ammirato la prova di Howard Webb in Fiorentina-Juventus.

Il direttore di gara inglese, applaudito a scena aperta dal Franchi, ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha espresso ammirazione per il calcio italiano: “E’ stata una serata fantastica, quando ho sentito l’ovazione del pubblico mi sono girato per vedere se fosse entrato qualche personaggio importante. Io in serie A? E’ un campionato difficile e dunque stimolante, sarebbe una bella esperienza per me”.