Amarcord
Andreazzoli: “Sono stato bravo a creare sinergie dentro e fuori lo spogliatoio”
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12 anni agoon
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RedazioneHa parlato Aurelio Andreazzoli durante la tradizionale conferenza stampa prepartita del match di campionato di domani sera contro l’ Udinese di Francesco Guidolin e di Totò Di Natale, mostrando di avere le idee molto chiare, ma di temere l’ imprevedibilità dei friulani e del loro fenomenale capitano.
Queste le parole del tecnico giallorosso: I friulani sono difficilissimi da affrontare perché non ti danno punti di riferimento e sono velocissimi nel ripartire. In più hanno un fenomeno che risponde al nome di Antonio Di Natale. Sa segnare ed essere anche il punto di riferimento per tutta la squadra. Affrontare l’Udinese è sempre un problema. Hanno prerogative fastidiose.
Non poteva mancare la domanda sul caso Osvaldo, multato dalla società, secondo la stampa, e che voci di mercato vogliono sempre più lontatno da Roma: “Ho letto anche di un chiarimento fra noi. Ci sono state notizie imprecise e così voglio chiarirle. Come può succedere in una squadra il martedì si analizza il match della domenica prima per capire cos’è andato bene e cosa invece no. Questo vale per il piano tecnico, tattico, ma anche comportamentale. Questo è successo anche questa settimana e succederà anche nelle prossime. Non c’è stato dunque nessun tipo di chiarimento fra Osvaldo e Muzzi, ad esempio. Daniel si è allenato in maniera differenziata, ma tutto si è svolto in maniera normale. Non ci sono stati neanche provvedimenti”.
L’assenza di Pjianic costringerà Andreazzoli ad apportare modifiche importanti alla squadra, ma De Rossi verrà impiegato nel ruolo di regista: “Daniele sa fare molte cose. E’ normale però che ci siano delle differenze. Finora abbiamo giocato con due mediani, è evidente che con Pjanic la coppia funziona in maniera ottima. Il regista però lo sa fare. Il problema è solo la condizione. Adesso è in una situazione accettabile”.
Il mister giallorosso ha parlato anche di quelli che, a suo dire, sono stati i suoi principali meriti per la risalita della Roma: Il mio merito più grande nella Roma? L’ho già detto tante volte. Personalmente credo di non aver fatto niente di particolare tranne quello di esprimere la mia idea di calcio. Sono stato forse bravo a creare la sinergia giusta per ritrovare il gruppo.