Amarcord
Balotelli, è già boom rossonero; e stasera presentazione a San Siro
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12 anni agoon
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RedazioneL’arrivo di Mario Balotelli al Milan rappresenta già un vero e proprio boom, con i tifosi in delirio e 5000 magliette vendute con il numero 45 sulle spalle; questa sera ci sarà la presentazione a San Siro, il suo nuovo (vecchio) stadio in stile Beckham e Ronaldinho
L’attaccante, nel momento stesso in cui verrà schierato assieme ad El Shaarawy e Niang, andranno a formare uno dei tridenti più giovani mai visti, poiché sommando l’età dei tre si arriva a 60 anni.
Ieri il primo gol ufficioso con il Milan in amichevole, domenica sera l’esordio contro l’Udinese; per Balotelli sono giorni intensi, ma il ragazzo di Brescia non dimentica la sua esperienza al Manchester City: “I miei ex tifosi sono i migliori in Inghilterra. Di sicuro mi ricorderò sempre i miei brillanti compagni di squadra, il direttore e tutti i sostenitori. Sono i migliori, sono stati grandi con me e avrò sempre un posto speciale nel mio cuore per la città. Il City è un grande club con un grande futuro. Ringrazio tutti per il sostegno che mi hanno dato. Forse un giorno ci rivedremo”.
Balotelli ha lasciato il City decisamente più arricchito, sotto tutti i punti di vista: “Penso che vincere la Premier League sia stato un momento molto speciale e sono orgoglioso di aver fatto parte di questo gruppo. Ho detto arrivederci a tutti martedì allora di pranzo, a Londra, prima della partita contro il Queens Park Rangers. E stato un momento molto emozionante, per me”.
Ma cosa avrà mai detto al suo ex allenatore Roberto Mancini al momento del congedo? “Ho avuto un colloquio con Roberto prima di andare a salutare i miei compagni. Abbiamo parlato di tante cose. Lui era triste, e io anche. Ma è stata una buona conversazione. Mi piace Roberto, è stato molto importante per la mia carriera, e io lo ringrazio sempre per aver avuto così tanta fiducia in me”.
Parole importanti quelle dell’attaccante, a cui gli ha fatto eco lo stesso tecnico jesino: “Con lui abbiamo vinto la FA Cup, la Premier League e la Charity Shield. Ringrazio Mario per tutto il contributo che ha dato ai nostri successi. Sono molto dispiaciuto per la sua partenza ma spero che Mario possa continuare a migliorarsi e a lavorare duramente, perché lui è davvero un top, top player”.
L’arrivo a Milano, sull’altra sponda del Naviglio, ha lasciato quasi sorpreso Balotelli che su Facebook ha riproposto i festeggiamenti degli ultras rossoneri di mercoledì notte da Giannino commentando: “Ringrazio tutti per unaccoglienza mai vista. Ma ora torniamo a vincere presto. Forza Milan, sempre!”.
Balotelli acquistato solamente per fini elettorali del Presidente Berlusconi? Assolutamente no, e a confermarlo è lo stesso numero uno rossonero: “Non ci credo e comunque non è stato questo il motivo per cui il Milan ha preso Balotelli – ha detto il Cavaliere – che, comunque, è un ragazzo di buona classe. Farà bene al Milan e il Milan farà bene a lui… Schierarlo alla Camera o al Senato? Ci avevo pensato anche io, ma non ci sono riuscito…”.
A dare il benvenuto al nuovo acquisto è stato anche il capitano del Milan Massimo Ambrosini: “Sono sicuro che al Milan vedremo il vero Balotelli. Per quanto mi riguarda è un bravissimo ragazzo che deve solo trovare lambiente giusto per potersi esprimere al meglio. Può essere un valore aggiunto in questo campionato, anche se la squadra aveva cominciato a fare bene”.
Non poteva mancare l’intervento di Mino Raiola, il manager di Balotelli che è stato – assieme a Galliani – il vero artefice di questo trasferimento: “Cè una fuga di cervelli, dovevamo riportare qualcuno in Italia. Balotelli è un bene culturale. La Serie A ora vale il 50% in più e la Premier League vale il 50% in meno. La Serie A è diventata più appetibile adesso – ha detto Raiola – e i giornalisti in Inghilterra sono tristi… L’importante è stato riportare un top player in Italia». Sul chiarimento con Berlusconi che mercoledì pomeriggio ha telefonato a Balotelli per salutarlo: «Quello che si sono detti rimane tra loro. Mario ha capito subito che era stato un malinteso. Il più grande chiarimento è stato acquistarlo». Balotelli ha coronato, quindi, il suo sogno? «Non saprei. Mario di sogni ne ha tanti e cambiano anche molto spesso. Ma arrivare al Milan non è sufficiente. Adesso deve diventare il più forte attaccante del mondo. Ha tutte le qualità per diventare come Ibrahimovic che considero il più forte in assoluto, anche più di Messi e Ronaldo”.