Amarcord
Berlusconi gli ha dato 8, ma Inzaghi è poi tanto meglio dei suoi predecessori?
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10 anni agoon
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RedazioneErano bastate le prime (e convincenti) partite di campionato per pensare che, sulla panchina rossonera, fosse già nata una stella: e, invece, dopo dieci giornate, e a fronte dei recenti risultati (per lo più deludenti), tifosi e addetti ai lavori si interrogano sul reale valore di Pippo Inzaghi nelle difficili vesti di allenatore.
Eppure, appena qualche giorno fa, il presidente Berlusconi -nel corso della sua ultima visita a Milanello- aveva parlato di Superpippo in termini entusiastici, giudicandolo con un ‘bell’otto in pagella’ per questi primi scampoli di stagione. Giudizio che, per carità, non dovrebbe essere cambiato sulla base della sola partita contro il Palermo, valutato dalla società come un normale incidente di percorso, che però non deve assolutamente ripetersi nel breve periodo.
Ecco perchè, a questo punto, viene da chiedersi se la scelta di affidare la panchina ad Inzaghi sia stata vincente, o quantomeno azzeccata, raffrontando i risultati fin qui ottenuti dal tecnico piacentino con quelli raccolti da Massimiliano Allegri e Clarence Seedorf, suoi predecessori sulla scottante panchina rossonera nel corso della scorsaa (e disastrosa) stagione.
Inzaghi, ricordiamolo, ha ottenuto fin qui 16 punti in campionato, figli di 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte: un ruolino di marcia decisamente altalenante, che ha visto i rossoneri giocare bene solo a sprazzi, realizzando 18 gol (secondo miglior attacco della serie A), ma subendo anche 14 reti (peggior difesa tra le prime 11 in graduatoria).
Un anno fa, dopo dieci partite di campionato, Allegri -protagonista di un inizio stagione definito dai più ‘disastroso’– aveva ottenuto 12 punti (4 in meno di inzaghi), con 3 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Il saldo dei gol parlava allora di 17 reti segnate (una in meno di quest’anno) e 17 subite (3 in più del Milan di Pippo).
Diverso il discorso che riguarda Clarence Seedorf: l’olandese, che si è seduto in panca la prima giornata del girone di ritorno, ha collezionato 14 punti (2 in meno di Pippo) nelle prime dieci giornate da tecnico, ottenendo 4 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte, mettendo a segno 11 reti (5 in meno rispetto ad oggi) e subendone 13 (una in meno del Milan targato Inzaghi).
Alla luce dei fatti, quindi, l’avvio di stagione dell’attuale tecnico rossonero è da considerarsi leggermente migliore rispetto ai predecessori, anche se i numeri parlando di un equilibrio abbastanza sostanziale tra i tre tecnici che dimostra che, forse, il vero probelema del Milan non è l’allenatore.
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