Amarcord
Berlusconi l’allenatore: “Marcatura a uomo su Messi: suggerisco Muntari e Flamini”
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12 anni agoon
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RedazioneE’ un fiume in piena Silvio Berlusconi, intervenuto ai microfoni di Rtl 102.5, dove, tra le altre cose, ha fornito qualche consiglio su come affrontare la partita di domani sera che vedrà opposto il Milan al Barcellona: “Suggerirei al mister di mettere qualcuno addosso agli elementi di maggior classe, come Messi. Mi vengono in mente Muntari e Flamini“, ha esordito il patron rossonero. Che poi ha aggiunto: “So che servirà un miracolo per passare il turno, ma di tanto in tanto si verificano“.
Berlusconi è poi tornato a parlare di tattica: “Io ho fatto l’allenatore per diversi anni, dunque qualcosa, in merito, la capirò. Tutte le formazioni che ho allenato io hanno sempre fatto bene. Io e Sacchi abbiamo cambiato la storia del calcio, proponendo una squadra che è stato padrona del campo sempre e comunque, e che è passata alla storia, secondo alcuni, come la migliore di tutti i tempi“.
Si è parlato anche di Allegri: “Non ho avuto modo di trasmettere i miei pensieri direttamente ad Allegri. Però è d’accordo sul fatto che debbano giocare due punte. Sono consapevole di quali siano i ruoli di allenatore e presidente, ma è vero anche che ho il diritto, nel caso in cui non sia soddisfatto, di licenziare il tecnico. Allegri è ancora lì al suo posto, ed ha ancora un anno di contratto, quindi…“.
L’ultima battuta sulle sue competenze calcistiche, Berlusconi la regala rievocando le dichiarazioni rilasciate nel 2000, all’indomani della finale dell’Europeo persa dall’Italia contro la Francia: “Confermo quanto detto allora. Affrontare i francesi senza mettere una marcatura a uomo su uno come Zidane fu una follia. Neppure un dilettante avrebbe commesso questo errore“, ribadisce il presidente del Milan, rilanciando, a distanza di un anni, un durissimo attacco a Dino Zoff, allora Ct azzurro.
Intervenuto anche ai microfoni di ‘Undici’, trasmissione che andrà in onda in serata su Italia 2, Berlusconi ha poi svelato un dettaglio sulla partenza di Pirlo: “Non volevo che andasse via, me l’hanno sottratto dalle spalle. Però adesso abbiamo Montolivo che è una garanzia. Per il futuro? Siamo interessati a Verratti“. Infine, una battuta sull’undici ideale della sua storia di presidente del Milan: “Farei un torto a qualcuno se mi mettessi a fare una selezione accurata. Ecco perchè cito, per intero, il Milan di Sacchi: Galli in porta, difesa composta da Tassotti, Maldini, Baresi e Costacurta; Colombo, Rijkaard ed Ancelotti in mezzo, Evani sulla sinistra e Van Basten e Gullit in avanti“. Tuttavia, Berlusconi, sul foglio scritto di suo pugno, ha inserito altri due nomi, evidentemente rimasti nel suo cuore: Ronaldinho e Shevchenko.