Amarcord
Boateng: “Non so se ha senso giocare ancora in Italia”
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12 anni agoon
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RedazioneNon accenna a placarsi la rabbia di Kevin Boateng, dopo lo sfogo a Busto Arsizio per i cori razzisti contro di lui, il ghanese è subito apparso molto arrabbiato e scosso. In un intervista al quotidiano tedesco Bild, il giocatore ha rilasciato pesanti dichiarazioni che aprono addirittura ad un clamoroso addio al Milan e all’Italia.
Dopo le mille polemiche nate, alcune anche contro il rossonero accusato di essere poco professionista, Boateng rilancia con una frase shock: “Non è qualcosa che puoi scrollarti di dosso e basta. Ci dormirò su per le prossime tre notti e la prossima settimana incontrerò il mio agente Roger Wittmann e vedremo se ha ancora senso continuare a giocare in Italia”.
Breve, secca e tagliente. Un’affermazione che di certo non farà altro che buttare ulteriore benzina sul fuoco di questa vicenda e che apre ad un possibil addio del numero 10 del Milan. Perdere un giocatore del genere per problemi di razzismo, sarebbe una bruttissima macchina per il calio italiano.
Boateng ha poi aggiunto: “Ho potuto sentire i primi versi da scimmia dopo 5′. All’inizio non ho pensato nulla, poi si sono ripetuti e sono andato dall’arbitro avvertendolo che se fossero proseguiti avrei lasciato il campo. Ha provato a calmarmi, ma quando sono ricominciati i cori, allora ho pensato ‘adesso basta, non continuerò a giocare“.
Il fantasista conclude con questa frase: “Avrei fatto la stessa cosa anche se fosse stata una partita di Champions contro il Real Madrid e lo farò sempre. Ero arrabbiato, triste, scioccato, il fatto che cose come queste accadano ancora nel 2013 è una disgrazia, non solo per l’Italia ma per il calcio nel mondo. Volevo mandare un segnale forte perché cose del genere non possono esistere, dobbiamo aprire gli occhi. Quando è troppo, è troppo, il razzismo non ha posto nel calcio”,
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