Amarcord
Cairo accende il derby: “La Juve è antipatica, e Torino è tutta granata”
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12 anni agoon
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RedazioneDurante una lunga intervista rilasciata a Tuttosport, Urbano Cairo ha rilasciato molte dichiarazioni con un unico destinatario: la Juventus. Ecco, in sintesi, l’Urbano pensiero: “Ci prepariamo al derby contro una squadra che ha un valore sei volte superiore a quello nostro, data la differenza di capitali a disposizione. Tuttavia noi ci crediamo, dato che si tratta di una partita secca dove a fare la differenza possono essere vari fattori, come la componente passionale. Siamo comunque ben felici di giocare il derby. Voglio ricordo che la città di Torino è per la maggior parte granata“.
Cairo parla dell’effetto che gli fa, da sempre, la Juve: “E’ una squadra che non mi ha mai ispirato simpatia, neppure da piccolo. Ciò non vuol dire che i rapporti con l’attuale società non siano buoni, tutt’altro! Gli stessi tifosi bianconeri non sono mai stati ostili verso di me, e spero che stasera sia una grande festa di sport“.
Il patron granata analizza poi il discorso stadio: “Io ci ho messo grande impegno nel progetto che porta alla ricostruzione del Filadelfia, impegnando anche una fondazione che porta il nome di mia madre. Anche il comune e la regione hanno fatto il loro, per cui adesso non rimane che dare un’accellerata e metter mano ai lavori. E’ al Filadelfia che giocheremo le partite della prima squadra e lì ci alleneremo pure, giorno dopo giorno. L’Olimpico è un buono stadio, anche se io cambierei la disposizione delle curve, rimodellandole sul modello inglese. Comunque è un impianto confortevole e ne sono soddisfatto“.
L’argomento si sposta poi sul calciomercato: “Ho imparato a ragionare di mercato in termini di collettivo, e non pensando a questo o quel singolo giocatore. Se ce ne sarà l’opportunità, comunque, a gennaio provvederemo a rinforzarci. Ogbonna non andrà mai alla Juve, è talmente innamorato del Toro che quando andrà via non avrà che l’imbarazzo della scelta in quanto a club stranieri. Con Bianchi troveremo un accordo. E’ un ragazzo che stimo e che ho voluto fortemente, tenendolo anche in Serie B quando in molti me lo chiesero. Non c’è fretta alcuna comunque“.
Inevitabile commentare la crisi che stanno vivendo gli arbitri: “E’ evidente come di recente alcune decisioni ci abbiano penalizzato. Tuttavia non voglio assolutamente pensare che siamo danneggiati di proposito. Se pensassi così non avrebbe senso continuare a tenere il Toro e sarebbe opportuno lasciare“.
Cairo giudica infine l’andamento della sua squadra ed i progressi ottenuti nel corso degli anni: “Attualmente ai ragazzi voglio dare un sette per come si stanno disimpegnando in Serie A. La mia mamma, però, quando tornavo da scuola con un sette non era felice, perciò, nonostante sia un voto rispettabilissimo per una neopromossa, so che possiamo fare di più. Sono orgoglioso di quello che ho fatto da quando sono qui al Torino: ci ho messo una grande passione, una dedizione incredibile. E sono particolarmente orgoglioso del lavoro fatto con i giovani. Quando arrivai Comi e Benedetti avevano 13 anni, e adesso giocano in B. Ogbonna nel frattempo è arrivato in nazionale, e ragazzi come Suciu e Gomis di strada ne hanno fatta davvero tanta“.
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