Amarcord
Cairo è ottimista: “Sarà tutta un’altra storia”
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12 anni agoon
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RedazioneUrbano Cairo ha rilasciato un’intervista a Tuttosport, nella quale ha parlato, ovviamente, del suo Torino, dalle origini fino ai giorni attuali. Dalle parole traspare un Cairo nuovo, in preda all’entusiasmo, e consapevole degli errori del passato. Riportiamo gli stralci più interessanti dell’intervista.
Ecco, in sintesi, il pensiero del patron granata sulla sua storia al Toro: “E’ vero, nei primi anni di guida al Torino ho commesso parecchi errori. Ho speso troppo e male, tanto è vero che finora ci ho rimesso 60 milioni di euro. E poi ricordo le promesse, la voglia di portare la squadra ai fasti europei: tutta colpa dell’entusiasmo di chi entra in un mondo nuovo senza conoscerlo bene. L’esperienza mi ha insegnato tanto“.
Adesso il Torino è tornato nella massima serie e Cairo ha le idee abbastanza chiare: “Ce l’abbiamo fatta grazie ad una squadra costruita con criterio, ma soprattutto grazie ad un allenatore bravo e capace. Anche quest’anno abbiamo fatto acquisti mirati a completare a dovere la rosa. Cerci è stato il calciatore che più abbiam seguito, per trattarlo ho rinunciato alle ferie estive. Ho passato più tempo col suo procuratore che con la mia famiglia… I mancati arrivi? La vicenda legata a Canini mi ha fatto arrabbiare parecchio, ma preferisco non andare oltre, altrimenti dovrei parlare male di un presidente“.
Cairo commenta poi le parole di Marotta su Ogbonna: “E’ normale, Angelo è un grande giocatore e fa gola a parecchie squadre. Ad ogni modo abbiamo declinato anche ogni sondaggio prima ancora che qualunque offerta. Io comunque non so se andrei mai a chiedere ai bianconeri un calciatore che la Juventus ce l’ha nel sangue, come Giovinco ad esempio. I miei tifosi non sarebbero contenti. Come non sarebbero felici gli Juventini, quelli veri, di vedere un granata doc, come Ogbonna, giocare per la loro squadra“.
Cairo ha anche parlato della situazione di Rolando Bianchi e della questione stadio: “Nelle prossime settimane incontreremo il fratello di Rolando per discutere il rinnovo del contratto. Vedremo come andranno le cose, certo che Bianchi sta facendo benissimo in questa prima parte di stagione. Per quel che riguarda lo stadio nuovo, ci vuole tempo, e di certo l’Olimpico non ha una condizione che ci consenta di lavorare su un progetto a lungo termine. Diversa sarebbe la situazione del Filadelfia, ma inutile far proclami qui. Servirebbe lavorare d’intesa con il Comune e la Regione. A loro mi appello per costruire qualcosa di buono“.
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