Amarcord
Cantona: “Ferguson ha saputo capirmi come pochi altri”
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5 anni agoon
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RedazioneNei prossimi giorni, per la serie “I Signori del Calcio”, Sky Sport proporrà una bella e lunga intervista ad Eric Cantona. Noi ve ne proponiamo un anticipo, con il francese che si conferma elemento di grossa personalità. Ecco cosa ha detto difatti a proposito del suo futuro: “Ho tanti progetti nel cassetto. Ho voglia di fare parecchie cose, e di certo non guardo al passato. Non mi interessa. Figuratevi che in casa non ho alcun cimelio, nulla che riguardi la mia carriera di calciatore. Non ho paura di niente, come quando mi hanno squalificato per 9 mesi. Ho incassato e basta. Se domani dovessero sbattermi fuori dal mio paese, e mi costringessero ad andare altrove, senza più possibilità di girare il mondo, non avrei problemi. Troverei di certo qualcosa da fare“.
Cantona ha anche parlato di Ferguson: “Sir Alex è un grandissimo, e mi auguro possa rimanere il più a lungo possibile sulla panchina del Manchester United. A me lui ha insegnato tantissime cose, sia dal punto di vista umano, che da quello professionale. E’ una persona straordinaria, è stato uno dei pochi a capire il mio modo di essere. Non possiamo definirlo un semplice allenatore, perchè non si limita unicamente agli aspetti tattici. Lui guarda anche al lato umano dei suoi ragazzi. Del resto, adesso ha 70 anni, ma nonostante ciò riesce ad essere amico dei suoi calciatori, anche dei diciottenni. E questa è una cosa che lui fa da oltre vent’anni, è un qualcosa di straordinario. Se un giorno mi piacerebbe prendere il suo posto? Mi piacerebbe allenare i Red Devils in futuro, ma lunga vita sulla panchina a Ferguson. Un uomo che è rispettato ed ammirato da tutti. Ci sarà pure un motivo se le cose stanno così“.
Il francese parla quindi della società United: “Parliamo di un club fantastico, uno dei pochi capaci di far crescere dei giovani, lanciarli in prima squadra e tenerli, proprio come fa il Barcellona. Nonostante la possibilità economica di comprare chiunque Questa è una politica che amo, e che non tutti fanno propria. Basti guardare all’Ajax, per esempio. Lo scorso anno è stato perso il titolo di Premier League negli ultimi 5 minuti. Un peccato, ma è stato un evento anche normale, considerata l’inesperienza di molti ragazzi presenti in rosa. Quegli stessi, però, adesso sono cresciuti e sono pronti, stavolta, a vincere il campionato“.
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