Amarcord
Carrera: “La Juve non piange per gli infortuni come fanno gli altri”
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12 anni agoon
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RedazioneE’ una conferenza stampa elettrica quella di Massimo Carrera alla vigilia della sfida contro il Napoli, in programma domani alle ore 18 allo “Juventus Stadium”. Nonostante si sia presentato oggi davanti ai microfoni, Carrera già da domani tornerà ad occupare il suo ruolo originario di collaboratore e in panchina siederà il vice di Conte, Alessio.
Questa settimana è stata contraddistinta dalle polemiche sugli infortuni dei calciatori impegnati nelle rispettive nazionali. Su questo Carrera interviene seccamente: “Al rientro da quegli impegni tutti hanno i loro problemi. Ma noi non piangiamo e non li sbandieriamo”. Tuttavia, cerca di smorzare la tensione sul big match di domani e dichiara che con Mazzarri non ci sono problemi (vedi le polemiche sulla Supercoppa disputata a Pechino): “Io e Mazzarri ci siamo divertiti, abbiamo scherzato, ma è finito tutto lì. Domani stringerò la mano sia a lui che a Frustalupi”.
A chi gli fa notare che la Juventus e il Napoli hanno due moduli speculari (entrambe giocano col 3-5-2), Carrera risponde che le due squadre hanno due visioni di gioco radicalmente diverse: «Tutte e due facciamo il 3-5-2, ma il nostro è un calcio propositivo: loro puntano più sulle ripartenze e sulle giocate dei singoli. Noi abbiamo segnato sei gol in più dellanno scorso e abbiamo mandato in rete undici giocatori: non siamo poi così tanto prevedibili. Dovremo essere bravi a frenare le loro ripartenze».
Capitolo infortuni che pesa in casa Juventus. Per Buffon “aspettiamo lultima rifinitura e valuteremo. Poi sarà Gigi a dirci se la sente o no. Ci dirà lui”. Per Vucinic, invece, “è messo peggio di Gigi, è debilitato dallinfluenza”.
Sulla polemica innescata dall’intervista di Cassano, in cui si accomunano i giocatori della Juve a dei soldatini, Carrera, ex difensore bianconero, replica: “Quando cero io e ora ci sono seri professionisti. Ci si comporta in una certa maniera, non si tratta di essere dei soldatini. Ma di rendere al meglio nelle partite”. Infine, sui presunti rapporti incrinati con Antonio Conte: “Non è vero nulla, e la dimostrazione è che sono qui a parlare. Ho preso il suo posto, anche quando era squalificato Alessio. Ora torno a fare il mio ruolo”.
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