Amarcord
Clamoroso Milan, Torres è la quarta scelta. Pippo sfida la dirigenza?
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10 anni agoon
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RedazioneCom’è lontano quel giorno di settembre in cui, con un maestoso stacco di testa, Fernando Torres infilava la sua prima rete rossonera illudendo tifosi e addetti ai lavori di essere all’inizio di un altro capitolo trionfale della sua gloriosa carriera. Da allora la rete non ha più vibrato per le prodezze di Fernando, passato da ‘top player assoluto’ a ‘bomber in cerca di gol’ (e di identità) negli schemi offensivi del Milan di Pippo Inzaghi.
Già, perchè lo spagnolo sembra essersi lentamente smarrito con il passare dei minuti (oltre 500′) senza gol: persino Inzaghi, suo strenuo difensore ad inizio stagione, ha dovuto prendere atto della sua scarsissima vena realizzativa e ridisegnare il suo Milan senza l’ingombrante presenza del Nino.
Che, stando alla formazione schierata a Genova, pare ormai essere scivolato al quarto posto nelle gerarchie del tecnico: se il titolare indiscusso del ruolo di attaccante centrale del 4-3-3 (o falso nove che dir si voglia) è Jeremy Menez, è altrettanto vero che -piuttosto che inserire Torres- per cercare di recuperare il risultato a Marassi il tecnico piacentino si è affidato prima al redivivo Pazzini e poi ad un Mbaye Niang letteralmente rispolverato dopo mesi di inattività totale.
Il risultato, per carità, è sotto gli occhi di tutti: zero gol in tre e Milan sconfitto anche a Genova. Ma il fatto che Inzaghi abbia scelto chiunque altro piuttosto che puntare sul fiore all’occhiello (o presunto tale) della campagna acquisti societaria, forse può essere interpretato come un chiaro messaggio a Galliani e Berlusconi. E, in tal caso, Inzaghi si scrollerebbe di dosso quell’etichetta di Yes Man che lo accompagnato nei primi mesi di panchina rossonera…
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