Amarcord
Corini: “Contro la Roma gara proibitiva, ma proveremo a fare il bis”
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12 anni agoon
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RedazioneL’anticipo fra Roma e Chievo sarà l’antipasto domani sera del 36° turno infrasettimanale del campionato di Serie A. Per i veneti, che a quota 40 punti sono praticamente salvi, si tratta di una gara sulla carta molto difficile. Il tecnico gialloblù Eugenio Corini non ritiene però ancora salva la sua squadra e intende perciò giocarsi le sue carte, e lo dice chiaramente nella conferenza stampa della vigilia.
“Contro la Roma sappiamo che sarà una partita per noi proibitiva, – ha sottolineato – ma ci giocheremo le nostre carte e andiamo su un campo che ci ha portato fortuna contro la Lazio. La Roma peraltro l’abbiamo battuta all’andata, domani cercheremo di fare il bis”.
“Penso – ha aggiunto Corini – che siamo le poche squadre a non aver preso goal alla Roma, una grande prova di compattezza considerando io modo di giocare offensivo che la squadra giallorossa ha avuto con Zeman ed ha attualmente con Andreazzoli”.
Per il tecnico gialloblù il discorso salvezza non è ancora archiviato. “La matematica dice che ci mancano ancora due punti, perché se il Palermo dovesse vincere le tre gare che mancano, arriverebbe a 41 punti. – ha spiegato Corini – Noi, se guardiamo gli scontri diretti contro il Palermo siamo in svantaggio, di conseguenza abbiamo ancora bisogno di portare a casa qualcosa. Proviamoci domani sera all’Olimpico”.
“Sabato – ha proseguito – è stato fatto un passo importante, che ci avvicina al nostro traguardo. I risultati di ieri sono un’altra testimonianza della difficoltà di questo campionato. Come dico sempre, non ci dobbiamo dimenticare della dimensione del Chievo, quanto è importante per la nostra realta’ centrare la salvezza”.
Corini chiude poi evidenziando i grandi progressi fatti dalla squadra giallorossa nelle ultime giornate. “La Roma sembrava una squadra in difficoltà due settimane fa, dopo il pareggio casalingo con il Pescara. Ma ha fatto partite molto importanti, è una squadra di qualità con un giocatore straordinario come Totti che considero l’emblema del calcio”.