Così Juve-Napoli per Franco Grande Stevens: “Bianconeri più organizzati, Maradona meglio di Platini”

Alla ripresa del campionato, la prossima settimana, gli occhi di tutti gli sportivi italiani saranno concentrati sul big match Juventus-Napoli, che dirà chi, fra bianconeri e gli azzurri, ha i migliori requisiti per puntare alla vittoria dello Scudetto.

L’ex presidente juventino dal 2003 al 2006, Franco Grande Stevens, napoletano d’origine, ha giocato in anticipo la grande sfida dello ‘Juventus Stadium’ in un’intervista esclusiva concessa al ‘Corriere dello Sport’.

“Vivo a Torino da quasi sessant’anni. – ha raccontato – e mi sono avvicinato al calcio e affezionato ai colori bianconeri, mentre a Napoli seguivo soprattutto la pallacanestro”. Tanto da diventare, 50 anni dopo, il presidente del club più scudettato d’Italia.

“Quando morì l’avvocato Vittorio Chiusano, – ha ricordato – mi chiesero di prendere il suo posto ai vertici della società. Ero riluttante, ma Umberto Agnelli seppe convincermi: “Vittorio sarebbe contento”, disse, e io accettai”.

Oggi quello che fu il suo ruolo lo riveste Andrea, figlio di Umberto Agnelli. “Rappresenta la storia e ha un attaccamento straordinario alla Juventus. – ha detto Stevens – E’ al posto giusto, riveste una carica a cui tiene, ha ottenuto una delle sue realizzazioni. Non sono rimasto sorpreso dei grandi risultati che ha ottenuto: avevo fiducia, ma immaginavo tempi più lunghi, invece ha saputo allestire una società forte e una squadra di prim’ordine: al top in Italia e, forse, in Europa”.

La squadra bianconera, dopo aver vinto lo Scudetto nella passata stagione, quest’anno è tornata nell’Europa che conta, e Stevens non nega di sognare una grande Juve. “Vincere la Champions? E perché no – ha detto l’avvocato – Meglio partire sempre con l’obiettivo più alto, tanto più che le cose lasciano ben sperare. Razionalmente, penso che vincere al primo colpo, dopo il ritorno, sia difficile: bisogna fare esperienza, come in tutti i campi della vita, e aggiungere magari qualche innesto”.

Chiusura sulla supersfida della prossima settimana. “Tiferò per la Juve, come sempre. – ha dichiarato – Sto per il Napoli quando non incrocia i bianconeri o quando non c’è un interesse legato al risultato. Il mio pronostico è per i bianconeri, che hanno un’organizzazione migliore. Il Napoli è una buona squadra, ma fondata sui singoli. Chi è stato più grande fra Platini e Maradona? Forse Maradona: aveva maggiore fantasia, Platini era continentale. Però la qualità di entrambi era eccelsa: davvero complicato decidere”.