Amarcord
Cosmi ha un sogno: “Voglio allenare una grande squadra”
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12 anni agoon
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RedazioneNell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport è contenuta una lunga ed interessante intervista a Serse Cosmi. L’allenatore del Siena ha affrontato vari argomenti, a partire da quello relativo alle proprie aspirazioni: “Ho ancora due anni di contratto con il Siena e qui mi trovo bene. Un giorno vorrei però che mi venisse data possibilità di allenare una grande squadra. Vorrei capire se anche io, come molti colleghi, sono capace di guidare un top team“.
Cosmi parla quindi di quella che è la sua storia: “Mi spiace essere etichettato come un motivatore e basta. Lo trovo riduttivo. Ci tengo a ricordare che spesso, nelle squadre in cui sono stato, ho fatto praticare un bel gioco. Anche qui a Siena, dove puntiamo alla salvezza, mando contemporaneamente in campo Del Grosso, Angelo, Rosina, Calaiò e Zè Eduardo: tutti calciatori con attitudini offensive“.
Inevitabile parlare delle ambizioni del Siena: “Vogliamo salvarci, voglio ripetere le imprese di Colantuono e Mazzarri, capaci di salvarsi con Atalanta e Reggina partendo dal segno meno in classifica. La mia è una squadra eccezionale, non solo dal punto di vista tecnico, quanto da quello umano“.
Focus sul passato, direzione Palermo: “Quella di Palermo è una ferita ancora aperta. Non ho mai goduto di tanta poca considerazione come in Sicilia. E’ una storia che non ho ancora digerito. Son durato quattro partite, pensavo fosse una situazione da record. Invece Pioli e Sannino hanno resistito ancora meno. Comunque la mia avventura con la società di Zamparini è stata condizionata dal fatto che l’ambiente tutto, dai calciatori ai tifosi, era legato ancora a Delio Rossi“.
Un cenno anche agli arbitri: “Lo ribadisco, il Siena non è ben trattato. Voglio parità di trattamento invece, perchè non siamo da meno rispetto ad altre realtà. Anche dal punto di vista mediatico, qui non siamo considerati. E questo non lo accetto“.
Un commento, infine, su Valentina Mezzaroma: “E’ una donna straordinaria, ha saputo mettersi in gioco iscrivendosi al corso di Direttori Sportivi, non so in quanto l’avrebbero fatto. E poi non interferisce mai con il mio lavoro. Ce ne vorrebbero di più donne come lei nel mondo del calcio“.
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