Di Natale: “A giugno potrei smettere di giocare”

Totò Di Natale ha ricevuto ieri un inaspettato bagno di folla all’Udinese Store nel capoluogo friulano con 500 persone accorse per ottenere un autografo nonostante la pioggia battente. “Pensavo di restare una ventina di minuti invece più di un’ora, che emozione vedere felici così tanti bambini” dice il bomber da 150 gol con la maglia bianconera. Occasione per rilasciare un’intervista, pubblicata sulla Gazzetta dello Sport di stamane: “In pieno stile friulano ho festeggiato sobriamente questo traguardo, una torta negli spogliatoi con i compagni e una cena con la famiglia” confessa Di Natale.

L’Udinese non ha vissuto un grande stagione, dal sogno Champions svanito in estate all’incubo retrocessione in inverno: “Ma ora abbiamo accumulato i quaranta punti sperati, nelle restanti undici partite ci divertiremo”. Le ambizioni? “Centrare un piazzamento in Europa League, poi ci sono dei traguardi personali che spero di raggiungere: mi riferisco ai venti stagionali per il quinto anno consecutivo, ai 188 di Del Piero in Serie A”.

Gliene mancano venti ma quel che inizia a pesare sono gli allenamenti: “Ho ancora un anno di contratto, a giugno deciderò senza affanni: sapete, dopo vent’anni di calcio le sessioni di allenamento iniziano a farsi sentire ma la partita no, quella mi emoziona ancora”. Ciclo finito all’Udinese? “Mister Guidolin è una persona straordinaria e resterà qui ancora due anni, quindi siamo al sicuro”.