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Amarcord

Doppi ex del derby di Roma

Quanti calciatori, più o meno noti, hanno vestito sia la maglia giallorossa che quella biancoceleste!

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Doppi ex del derby di Roma

Se in altre città italiane passare da una squadra all’altra è ormai diventata consuetudine (si pensi a Milano e Torino dove,

negli ultimi anni, tanti calciatori hanno compiuto il cosiddetto salto della quaglia), a Roma c’è ancora una certa resistenza all’idea di passare da una sponda all’altra del Tevere.

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Non che, in passato, non ci siano stati casi, intendiamoci, ma il tifoso romano è senz’altro meno incline a scordarsi il passato rispetto ad un collega milanese o torinese.

Sarà che, nella Capitale, il calcio viene vissuto in maniera totalmente diversa, anche perchè il derby finisce, spesso e volentieri, per diventare un importante obiettivo stagionalepiù che in altre città.

Scopriamo insieme 5 doppi ex della storia recente della stracittadina…

Mihajlovic

La sua storia calcistica è indissolubilmente legata alla Lazio, con cui ha giocato sei anni tra il 1998 e il 2004 vincendo Scudetto,

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Coppa delle Coppe e Supercoppa europea, eppure il primo club a portare un giovanissimo Siniša in Italia fu la Roma, che lo acquistò dalla Stella Rossa Belgrado nel 1992 per 8,5 miliardi di lire.

Due anni in giallorosso, quindi il passaggio alla Samp, prima di tornare a Roma con la maglia della Lazio.

Peruzzi

Altro simbolo della storia recente laziale che però si è formato nelle giovanili giallorosse: Peruzzi ha infatti esordito in serie a nel 1987 difendendo la porta della Roma a San Siro contro il Milan.

Nel 1991 il passaggio alla Juve, quindi nel 1999 una stagione all’Inter prima di legarsi definitivamente alla Lazio, dove a militato dal 2000 al 2007 e oggi ricopre il ruolo di team manager.

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Muzzi

Attaccante possente e difficile da marcare, Roberto Muzzi ha esordito in serie A con la Roma nella stagione 1989/90 dopo aver compiuto tutta la trafila nel settore giovanile giallorosso.

Dopo aver lasciato la Capitale per cercare gloria tra Cagliari e Udine, tornò a casa nel 2003, accettando l’offerta della Lazio, con cui avrebbe poi giocato per due stagioni.

Fuser

Percorso inverso per Diego Fuser, uno dei pupilli di Fabio Capello al Milan che, nel 1992, passò alla Lazio dove rimase per ben 6 stagioni ricoprendo anche il ruolo di Capitano.

Concluso il ciclo biancoceleste, Fuser lasciò la Capitale con le lacrime agli occhi, per poi tornare nel 2001 -voluto dal mentore Capello- vestendo però la maglia della Roma.

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La seconda avventura romana per Fuser fu però un flop: solo 15 presenze in due anni che gli valsero comunque la delusione dei tifosi laziali…

Kolarov

Ma il caso più recente (nonché quello più fresco nella memoria dei tifosi) è senz’altro quello di Alekśandar Kolárov, che nel 2007 si mise in luce

come uno dei migliori terzini d’Europa con la maglia della Lazio, tanto da guadagnarsi la chiamata del Manchester City di Roberto Mancini.

In Premier Kolarov giocherà sette anni, prima di tornare a Roma per indossare però la maglia giallorossa.

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Memorabile il suo gol nel derby (con tanto di esultanza in faccia ai suoi ex tifosi) con la maglia della Roma che ne ha fatto il secondo

giocatore della storia ad aver segnato nella stracittadina con entrambe le squadre dopo Arne Selmosson.

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