Gli davano del brocco, ma il Milan ha trovato la gallina dalle uova d’oro!

Questa volta, Adriano Galliani ci ha visto giusto. E aveva ragione a dire che i conti, in fondo, si fanno alla fine. Almeno così è stato per quanto riguarda Keisuke Honda, arrivato lo scorso gennaio tra l’entusiasmo generale e bollato -dopo pochi mesi giocati in un Milan disastrato- subito come brocco. 



Si era detto di tutto riguardo al giapponese: fisico gracile, poca personalità e poca precisione sottoporta. Accuse tutte respinte al mittente dal buon Keisuke a suon di gol. Già quattro in questo inizio di campionato, determinanti per il Milan e capaci di far ricredere i tanti scettici sul suo conto. 



In più c’è l’aspetto economico: quell’effetto merchandasing sbandierato ai tempi da Galliani che, complici le recenti ottime prestazioni, nell’ultimo periodo ha fruttato qualcosa come 5 milioni di euro al Milan grazie alla vendita della sua maglia numero 10, ambitissima in Giappone e -da qualche settimana a questa parte- apprezzata anche in Italia. 



Una metamorfosi, quella di Honda, che ha dell’incredibile e che si può considerare, a tutti gli effetti, il primo grande capolavoro del Pippo Inzaghi allenatore. Senza dimenticare, questa volta, i meriti di Adriano Galliani…