Amarcord
I Cinesi pronti a voltare le spalle all’Inter: Moratti furioso
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12 anni agoon
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RedazioneNelle settimane passate era stata accolta con entusiasmo la notizia dell’ingresso nei quadri societari dell’Inter, seppur con una quota di minoranza, di una cordata di imprenditori cinesi. Nello specifico, gli asiatici avrebbero rilevato il 15 % del pacchetto azionario, con grossi risvolti non solo a livello di merchandising, ma anche per quel che riguarda la costruzione del nuovo stadio. Adesso, tuttavia, come riportato oggi da Tuttosport, la situazione avrebbe subito una brusca frenata.
Pare infatti che dalla Cina siano emersi ingenti dubbi sulla bontà dell’operazione, con sommo disappunto di Massimo Moratti che, da New York, sta seguendo l’incedere degli eventi parecchio infastidito. Del resto, il malumore del patron nerazzurro è più che comprensibile, considerato che si tratta, da parte degli imprenditori stranieri, di un vero e proprio dietrofont. Che potrebbe aver conseguenze sul piano legale. Va infatti ricordato come lo scorso 1 agosto, tutto ciò fu ratificato e reso ufficiale da veri e propri contratti, ancora non esecutivi, firmati dalle controparti. Per cui, un eventuale disimpegno da parte dei cinesi, comporterebbe il pagamento di una penale da parte degli stessi.
Ma cosa sta facendo cambiare idea agli investitori venuti dall’estero? Itanto, come si ebbe modo di appurare a suo tempo, l’eco mediatica impressa anzitempo alla cosa dalle alte sfere della società lombarda non è stata affatto gradita dai cinesi. Inoltre sarebbero sorti problemi legati ad aspetti burocratici molto complessi, che avrebbero indotto gli imprenditori ad arrendersi. Il trasferimento di capitali provenienti dall’estero deve infatti passare, secondo quanto stabilito dalla legge della Cina, da ben cinque organismi. Un iter cervellotico e che avrebbe incontrato ben più di un intoppo. Se a ciò si aggiunge che, da una riflessione più approfondita, si sarebbe compreso che l’esborso economico, in tutto ciò, potrebbe non essere poi tanto redditizio, si capisce il perchè del comportamente degli imprenditori stranieri.
Intanto, da Palazzo Saras, la presa di posizione è netta ed inequivocabile: “Non c’è nessun problema, ne’ si può parlare di fasi di trattativa, perchè una trattavia, a questo punto, neppure esiste più. Esistono invece dei contratti, firmati, che presto diventeranno esecutivi, per cui non c’è nulla di cui discutere o da temere“. La vicenda vivrà presto di ulteriori sviluppi, ed un passo importante dovrebbe essere fatto, a breve, in coincidenza con l’insediamento del nuovo Comitato centrale, partorito dal Congresso del Partito Comunista Cinese.
Aldilà di ogni dichiarazione di facciata, all’Inter attendono con ansia l’incedere degli eventi. I milioni che dovrebbero portare i cinesi sarebbero decisivi per la costruzione del nuovo stadio, e fondamentali sarebbero per dar sollievo alle casse della società nerazzurra, parecchio in crisi a causa della mancata partecipazione alla Champions League, con un bilancio, legato alla stagione 2011/2012, chiuso a meno 77 milioni di euro.
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