“Il Milan è un incubo!”, ma il suo addio costerebbe caro ai dirigenti rossoneri…

Non bastasse il caso Pazzini, che ha infiammato gli ultimi giorni in casa rossonera, un’altra grana -destinata anch’essa a minare le fondamenta dello spogliatoio rossonero- si presenta a Pippo Inzaghi a pochi giorni dall’inizio di un tour de force di impegni in campionato.



Come nel caso dell’attaccante toscano, anche questa volta la polemica è stata alimentata da una terza persona, in questo caso un procuratore. Ecco infatti come Karel Jansen, agente di Marco Van Ginkel, ha commentato i primi mesi di esperienza rossonera del suo assistito ai microfoni di Fox Sports: “Le premesse al Milan erano buone, – ha dichiarato Jensen –  Marco ha dovuto cominciare dalla panchina dato che rientrava da un lungo infortunio, ma ora che è pronto continua a non giocare. Non siamo contenti di questa cosa, Marco non è venuto a Milano per fare panchina, è contro ogni logica. Se la situazione non dovesse cambiare, il Chelsea potrebbe richiamarlo già a gennaio“.



Parole dure, che non faranno (nemmeno questa volta) piacere né al tecnico rossonero, né alla società, che potrebbe scegliere di rispedire al mittente un giocatore che, fino a questo momento, non è stato in grado di dare il suo contributo alla causa rossonera. A complicare ulteriormente la faccenda, spunta anche una clausola di natura economica. Infatti, se van Ginkel non dovesse arrivare a quota 20 partite, il Milan sarà tenuto a versare nelle casse del Chelsea 400 mila euro.