Il segreto di Bonucci: botte al buio per diventare un campione

Superare il disagio, le critiche e i fischi con un feroce allenamento mentale. Alberto Ferrarini, il motivatore del difensore della Juventus Leonardo Bonucci, sul suo profilo Facebook racconta il segreto della scalata del centrale bianconero, che dopo le difficoltà iniziali a Treviso e a Pisa è esploso: “Nel corso degli anni ho portato Bonucci nella mia cantina, sotto terra. Al buio. E lì, con un tono di voce tutt’altro che buono o dolce, lo offendevo in ogni modo, lo giudicavo. Lo insultavo. Così, se lui faceva persino un piccolo cenno con lo sguardo, per lui c’era un pugno dritto nello stomaco, colpi decisamente forti”.

“L’obiettivo – scrive – è vincere il giudizio, affinché Leo stesse sempre sul pezzo. Così è cominciata la storia del soldato. Quello fu il mio primo lavoro che feci con quel Leonardo di Treviso che non giocava e come molte persone soffriva il giudizio”.