Amarcord
Ince e le lacrime di Moratti
Un legame speciale quello tra l’ex centrocampista inglese e il suo Presidente ai tempi dell’Inter…

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4 giorni agoon

Ince, Paul Ince: uno dei calciatori più amati da Massimo Moratti, che per lui arrivò a piangere!
Più che un semplice Presidente, un vero e proprio padre per molti dei suoi ragazzi nel corso degli anni alla guida dell’Inter.
Tanti i campioni che hanno visto nell’ex patron nerazzurro un punto di riferimento importante nel corso del proprio passaggio in serie A: da Ronaldo a Kanu, per passare anche da Recoba, Javier Zanetti e tanti altri.
Un grande legame affettivo
Tra i pupilli di Massimo Moratti anche Paul Ince, roccioso centrocampista inglese, che in nerazzurro giocò appena un paio di stagioni.
Tanto gli bastò per instaurare un grande legame affettivo con il Presidente nerazzurro…
Ince torna a casa
Ince arrivò infatti all’Inter nel 1995, come grande acquisto della nascente era Moratti: centrocampista roccioso ma dotato di ottima
tecnica, Ince aveva appena vinto la Premier League con il Manchester United, quando arrivò la chiamata nerazzurra.
Il primo anno, sotto la guida di Ottavio Bianchi, non fu un granché, mentre la stagione successiva -complice anche l’arrivo del
connazionale Hodgson in panchina- riesce a segnare 10 reti complessive tra campionato e coppe.
Quindi la scelta, a fine stagione, di tornare in Inghilterra, al Liverpool, per riavvicinarsi alla famiglia e lasciarsi alle spalle qualche coro a sfondo razziale subito nella sua esperienza in serie A.
Le lacrime di Moratti
Un addio, quello di Ince, che ha segnato nel profondo Moratti tanto che, come racconta lo stesso centrocampista ai microfoni di Fanpage, l’ex Presidente non è riuscito a trattenere le lacrime al momento dell’addio del suo pupillo:
”Quando gli dissi che volevo tornare in Inghilterra, Massimo Moratti scoppiò in lacrime.
Avevamo comprato Ronaldo, ma per questioni familiari per me fu meglio tornare in Inghilterra. Non volevo in realtà, sarei rimasto per sempre.
Moratti era sconvolto. Adoravo quell’uomo, lo rispetto e parlo ancora con lui. Rese possibili quegli anni meravigliosi, non lo dimenticherò mai”.