Inter, da Zanetti a Ranocchia: queste le parole del nuovo capitano prima del suo ‘esordio’ a San Siro

“Sono quattro anni che mi danno in partenza per questa o quella destinazione, ma sono sempre rimasto all’Inter e voglio farlo a lungo“.

E’ iniziata la prima stagione di Andrea Ranocchia da capitano nerazzurro, che per la prima volta lo sarà ufficialmente a San Siro domenica, contro il Sassuolo. E il centrale umbro ormai pensa e parla da autentica bandiera societaria. “Sono emozionato, ma ho grande voglia di dimostrare tutto il mio valore e di aiutare a riportare in alto questi colori – la sua confessione a ‘Sport Mediaset’ –. Ora dobbiamo solo vincere, è l’obiettivo mio e della squadra. Mister Mazzarri è partito carico, abbiamo una squadra composta da tanti ragazzi nuovi, che finora hanno vinto poco e che vogliono iniziare un ciclo importante“.

E da riserva di Rolando, Campagnaro e Juan Jesus (tanto da essere indicato come possibile partente), Ranocchia è diventato un pilastro della squadra in pochi mesi: “Il calcio cambia in un secondo. A me è cambiata la vita. Ma bisogna sempre tenere presente che, come può cambiare in meglio, può cambiare anche in peggio. Ora io devo lavorare al massimo per conquistarmi il posto e vincere qualcosa di importante“.

E dopo il Mondiale sfumato per un soffio (era il 24esimo di Prandelli), Ranocchia riparte anche dalla Nazionale: “Eravamo speranzosi, abbiamo lavorato tantissimo e abbiamo vinto la prima partita. Ora ci aspetta un lungo cammino, ma le basi ci sono. Conte e Mazzarri? Sono due ottimi allenatori, sono fortunato ad aver potuto giocare con entrambi. Oltretutto mi schierano nella stessa posizione, cosa che mi agevola“.