Amarcord
Inter, Strama in conferenza: “Dopo la Juve si è parlato troppo di noi…”
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12 anni agoon
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Redazione© foto di agenzia liverani
Il tecnico dell’Inter, Andrea Stramaccioni, parla alla vigilia della gara contro il Cagliari proprio partendo dalla formazione isolana. “Il lavoro che stanno svolgendo da quando è cambiata la guida tecnica mi sembra parli da solo: a Firenze, nonostante la sconfitta, hanno giocato un ottimo calcio, sono stati i migliori al Franchi. Poi possono contare su un blocco collaudato, hanno recuperato tutti ed in estate hanno cambiato poco. A Bergamo abbiamo avuto tutti la stessa impressione: non è uscita un’Inter ridimensionata ma punita da situazioni ed episodi. L’Atalanta ha i suoi meriti, ma non meritavamo di perdere. Vogliamo ricomciare subito a vincere”.
Su Sneijder e sul modulo: “Domenica è stato il massimo stagionale di indisponibili; non cerco alibi, ma la coperta era corta. Ora torniamo ad avere meno indisponibili e andrà in campo un’Inter con più certezze, in grado di mettere in campo calciatori con più presenze, esperienze e sicurezze. Proveremo a vincere, ma il Cagliari se la gioca a viso aperto con tutti. Wesley sta meglio, ma non l’ho convocato”.
Su Conte-Cassano: “Ho sempre avuto una posizione lucida ed equilibrata. Dopo Juventus-Inter, ho sentito parlare un po’ troppo di Inter. La nostra società ha risposto con Marco Branca in maniera serena, gli altri dicano quello che vogliono. Antonio non ha bisogno di ausili e di aiuti, ha risposto quel che riteneva opportuno: siamo uniti ed andiamo per la nostra strada. Ci hanno tirato troppo in ballo dopo la gara contro la Juventus senza parlare di calcio e a me piace parlare di quello”.
Su Coutinho e sul ‘tridentone’ Cassano-Milito-Palacio: “Non credo che l’Inter potrà giocare sempre con quei tre davanti e potrebbe essere un problema farlo per novanta minuti, soprattutto in certe gare, dove rischi di esaltare le caratteristiche di alcuni avversari”.
Sulla condizione fisica del gruppo: “Mai vista l’Inter in difficoltà negli ultimi dieci minuti, che è il termometro della condizione di una squadra: le cose vanno benino da quel punto di vista, nonostante le tante assenze”.
Sulla Juventus: “Prima del gol di Palacio che ha chiuso la partita, giocavano a ritmi altissimi: chi l’ha detto che sono calati fisicamente? Si vede anche dalle gare seguenti…”.
Su Guarin: “Non ha risposto alla chiamata in Nazionale per infortunio, per questo non gioca, per questo non lo rischiamo e torna al 100% alla prossima, magari già a Kazan”.
Su Samuel: “E’ il difensore più forte dell’Inter, è il nostro leader difensivo per esperienza, mi sembra un fattore oggettivo. Però in passato abbiamo sofferto anche con lui, perché l’Inter, per come è costruita, trova solidità sia con tre dietro che con quattro a seconda dell’avversario”.
Infine chiusura sulla voglia di rivinciata dopo la sconfitta bergamasca: “Spero di ripartire: in questa settimana ho parlato tanto coi miei calciatori, è quel che vogliamo fare domani”.
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