Amarcord
Jancker e il peso dell’eredità
Doveva essere l‘acquisto ‘del secolo’ per l’Udinese: nazionale tedesco, campione di Germania e d’Europa in carica. E invece…

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7 giorni agoon

Il peso dell’eredità di Bierhoff finì per schiacciare Carsten Jancker: da colpo di mercato a oggetto misterioso, il passo fu breve…
Doveva essere l‘acquisto ‘del secolo’ per l’Udinese. Nazionale tedesco, campione di Germania e d’Europa in carica, aveva scelto il Friuli per illuminare quell’angolo d’Italia con i suoi gol e la sua classe. E invece…
Sulle orme di Bierhoff
Era il 2002 quando Carsten Jancker aveva spiazzato tutti scegliendo Udine per ripartire… Lì avrebbe dovuto raccogliere l’eredità del
Pampa Sosa -passato quell’estate al Napoli- e ripetere le gesta di un altro bomber teutonico passato da queste parti come Olivier Bierhoff.
Jancker: da colpaccio a bidone
Invece, le cose andarono diversamente. 36 presenze e appena 2 reti in due anni sono il misero bottino raccolto da Jancker in serie A:
lui, che si era presentato ai nuovi tifosi dagli schermi dei mondiali nippo-coreani del 2002 (quando arrivò secondo con la Germania, segnando anche una rete nell’8-0 all’Arabia Saudita)…
Dimenticò probabilmente il talento nel paese di Holly e Benji, cominciando la propria parabola discendante in bianconero, ad appena 28 anni.
Un turista tedesco
Lo si ricorda più per i tanti infortuni che per le reti, appena due (contro il Chievo il primo anno e contro la Reggina il secondo) messe a segno:
persino Gianpaolo Pozzo, che aveva portato Jancker in Italia tra gli squilli di tromba, si stufò presto di lui, definendolo ‘un turista tedesco’.
Da qui all’addio, il passo fu breve: rescissione per giusta causa e ‘auf wiedersehen’, questa volta nel senso di ‘Addio’.
Seguirono una breve esperienza in patria al Kaiserslautern, poi la Cina e quindi l’approdo in Austria, dove si chiuse una carriera ormai in picchiata.
Il capolinea di Jancker
Del resto, per Jancker il meglio era già arrivato: nel suo palmares rimarrano i quattro tronfi in Bundesliga, la Champions e l’Intercontinentale col Bayern.
E, poi, la medaglia d’argento con la Germania al mondiale.
Mentre nella mente dei tifosi italiani resterà sempre il dubbio su come un bidone del genere abbia potuto vincere così tanto…