Amarcord
L’esperto: “Campi rovinati? Colpa di chi li gestisce”
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12 anni agoon
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RedazioneNapoli-Sampdoria si è conclusa con un pareggio ma lo sconfitto da questo impegno è stato il terreno del San Paolo, da Cannavaro a Behrami fino al ds Bigon, le critiche sono state unanimi: il manto erboso con le sue zolle ha svantaggiato tutti.
Ma come nascono queste condizioni che svantaggiano il gioco? Danilo Rocchetti, direttore di Italgreen, un’azienda che realizza campi da gioco in erba sintetica, espone la sua idea: Queste situazioni nascono dal fatto che i giocatori professionisti sono abituati ad allenarsi su manti erbosi impeccabili ma poi vanno a giocare in strutture che non sono di proprietà della squadra che sono molto meno curate. Giocando in questi stadi ci perdono i giocatori e anche il pubblico sugli spalti. Real Madrid e Manchester la scorsa settimana hanno giocato su un campo perfetto, è un problema di gestione.
Paolo Cannavaro ha dichiarato che le squadre che hanno un gioco più tecnico come il Napoli sono particolarmente svantaggiate da un campo malmesso, Rocchetti è d’accordo: Il difensore forse ha un vantaggio, l’attaccante viene tradito con più probabilità da un rimbalzo strano del pallone, Cannavaro ha ragione.
Infine un giudizio sui campi sintetici, poco utilizzati in Italia rispetto al resto d’Europa: Credo esista un distacco culturale, l’anno scorso il Barcellona si lamentò molto per l’erba del Meazza, ora è molto migliorato. I top club poi devono fare diverse considerazioni extracalcistiche, ad esempio all’Olimpico di Roma si gioca anche il Sei Nazioni di rugby. Lo Juventus stadium ospiterà la finale di Europa league, è normale che la UEFA predilige campi con erba naturale per eventi cosi importanti