Amarcord
La Juve è in fuga, ma ci sono due note stonate: il ko di Pirlo e i cori dei bambini…
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11 anni agoon
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RedazioneNon è tutto oro quello che luccica, neanche in casa Juve. E’ vero, con la vittoria contro l’Udinese i bianconeri hanno ufficialmente cominciato una mini-fuga che li vede tre punti davanti alla Roma, tanti se si pensa che solo quattro giornate fa i giallorossi comandavano saldamente la classifica con cinque punti di vantaggio… Dopo la gara contro la Fiorentina i bianconeri hanno incanalato un filotto di sei vittorie consecutive che li hanno riportati in vetta alla serie A.
Ma, la vittoria dello Stadium ha anche evidenziato, una volta di più, quanto Andrea Pirlo sia importante per gli schemi di Antonio Conte. Dopo un buon avvio di gara, caratterizzato dalla consuetà intensità e della tradizionale rabbia di contiana memoria, l’infortunio del Genietto bresciano ha letteralmente fatto andare nel pallone i compagni di squadra. L’uscita di scena del buon Andrea è costata tanto in termini di geometrie e di fantasia in mezzo al campo, tanto che la Juve si è limitata ad attaccare in maniera confusionaria e disordinata l’avversario, quasi imbrigliata nella tela tessuta sapientemente da Guidolin. Pogba, in effetti, ha preso il posto di Pirlo solo sul campo: il francese non sembra ancora pronto per un ruolo così delicato quale quello del regista: meglio godersi, per il momento, le sue sgroppate da mezzala in attesa che la sua maturazione giunga a conclusione. Ora la Juve potrebbe trovarsi nella condizioni di giocarsi una fase cruciale della stagione senza il suo ‘vecchietto’: passi per la trasferta di Bologna in campionato, ma prescindere da Andrea nella delicatissima trasferta di Champions contro il Galatasaray potrebbe essere davvero un problema. Nessuno infatti sembra capace di mandare in rete i compagni quanto l’ex milanista, e la partita con l’Udinese ne è la dimostrazione: quando si affrontano squadre chiuse, la classe e il talento di Pirlo sono fondamentali per scardinare le difese avversarie. E non lo si scopre certo oggi…
L’altra nota dolente della gara contro i friulani riguarda gli insulti riservati dalle curve (piene di bambini per l’occasione) al portiere dell’Udinese Brkic ogni volta che rimetteva in gioco il pallone. Paradossale che, proprio nel giorno in cui le curve sono chiuse per insulti a sfondo discriminatorio, proprio i bambini (edificati dai vertici bianconeri come emblema di purezza e sportività) si macchino di un tale comportamento. Singolare anche come nessuno, tra gli stewart presenti allo stadio, abbia segnalato tale comportamento allo speaker, che averebbe anche potuto comunicare uno degli ormai famosi messaggi per invitare i pargoli ad interrompere la, non proprio geniale, trovata. Se esperimento doveva essere, di certo si sperava in un esito migliore…
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