Amarcord
La Juve e la doppia festa: lo scudetto da record festeggiato in campo in un nuovo 5 maggio…
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11 anni agoon
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RedazioneFa sorridere la galleria di fotografie pubblicata su twitter dai giocatori della Juventus nel pomeriggio di domenica, dalla quale emerge che almeno una percentuale della squadra, nei minuti in cui si stava cucendo il terzo scudetto sul petto, se la stava dormendo della grossa.
Poi la débâcle giallorossa al Massimino scatena la festa, inarrestabile. E si riapre la diatriba sul conteggio degli scudetti. Quello del 2014 sarebbe quello della terza stella (la prima arrivò nel 1958 con Boniperti, Sivori, Charles e Nicolè, la seconda nel 1982 con Liam Brady e la colonna portante della Nazionale che avrebbe vinto il Mondiale qualche settimana dopo), ma come noto la squadra e la società bianconera hanno festeggiato tale traguardo due anni or sono. I numeri dello strano pomeriggio dell’hotel juventino diventano quindi il 32 e il tre, non come le stelle, ma come gli scudetti consecutivi. Un’impresa che Madama non centrava dagli anni ’30 (quelli del Quinquennio d’Oro e di Carlo Carcano), un’impresa che permette ad Antonio Conte di scrivere il suo nome accanto a quelli di Fabio Capello e Roberto Mancini, gli unici triscudettati in tre anni della nostra storia.
E i bianconeri potranno festeggiare sul campo e davanti ai propri tifosi già stasera. E guardando il calendario il sorriso dei tifosi non può che farsi ancora più ampio: è infatti il 5 maggio.
Forse una delle date più care alla memoria collettiva bianconera. Quello del 2002 fu anche il primo scudetto del Lippi-bis, dopo l’interregno di Carlo Ancelotti, ma fu soprattutto quello del sorpasso sull’Inter di Cùper all’ultima giornata, dell’annunciato biscotto tra Lazio e Inter che non si concretizzò, delle lacrime di Ronaldo (che poi sarebbe migrato verso il Real Madrid in estate), di uno scudetto arrivato nell’ultima domenica possibile. Esattamente il contrario di quanto avvenuto quest’anno, con il tricolore che è sempre aleggiato sopra il cielo di Vinovo.
E a completare la festa ci sarà un’Atalanta che spesso ritorna quando c’è qualche celebrazione bianconera in atto. Indimenticabile l’addio di Alex Del Piero nel 2012 proprio contro i nerazzurri allo Juventus Stadium. Lo scudetto del 1997 (vinto di soli due punti sul Parma), arrivò proprio a Bergamo, dove i bianconeri chiusero anche la stagione successiva (con il campionato vinto un turno prima). E anche l’anno scorso il gol di Matri a Bergamo preparò le prove generali per la festa di Torino, celebrata in occasione di Juventus-Cagliari. Proprio la stessa partita che, il 18 maggio, chiuderà la corrente stagione.
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