“La Juve è tornata allo stile Moggi, cancellato il lavoro di Cobolli Gigli”

Juventus-Roma di domenica continua ad avere ripercussioni in casa bianconera. Protagonista di un battibecco mediatico con l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, il giornalista Marco Travaglio, che si professa vero tifoso della Vecchia Signora, sul Corriere dello Sport attacca la società torinese: “Non mi piace il fatto che si sia perso lo stile Juve per tornare a qualcosa di molto simile allo stile Moggi: tre favori così, tutti in fila, riportano per forza a quell’epoca lì. E a me non piace. Mi piace lo scudetto dell’anno scorso, strameritato. Cobolli Gigli e Blanc avevano fatto un gran lavoro per far dimenticare la Juve di Moggi: hanno accettato una sentenza che per essere adeguata, per la verità, avrebbe dovuto portare in B Milan, Lazio e Fiorentina, con la Juve in C. Alla fine si scelse il male minore. Domenica siamo arretrati di vent’anni. Non si sarebbe dovuto commentare nel modo in cui si è fatto. Ad Andrea Agnelli e alla sua signora consiglierei di andare a vedere immagini dell’avvocato e di Umberto per capire cosa fosse lo stile Agnelli che non c’è più”.

Al Corriere dello Sport Travaglio assicura la sua juventinità: “Il 30 dicembre 1972 ho visto la prima partita, a 8 anni: Juve-Atalanta 0-0, Vycpalek in panchina. Poi sono stato abbonato vent’anni. Ho smesso quando è arrivato Moggi, giusto un paio di anni ancora dietro per lavoro, poi basta. Però ricordo che Boniperti non lo faceva entrare in sede e per l’Avvocato era lo stalliere”.