Amarcord
La Lazio prende Felipe Anderson ma è bufera attorno a Cavanda
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12 anni agoon
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RedazioneDurante il match tra Lazio e Napoli, la Curva Nord si è lasciata andare all’ennesima contestazione nei confronti di Lotito, reo, secondo i tifosi, di aver fatto un mercato all’insegna del risparmio. Il patron biancoceleste ha subito rilanciato, precisando che di acquisti, nella sessione invernale di calciomercato, lui ne ha fatti ben quattro. Oltre a Saha e Pereieirinha, è stato preso Bryan Perea, gioellino colombiano classe 1993, in forza al Deportivo Calì, che si aggregherà alla squadra di Petkovic dal prossimo luglio.
Stesso destino spetta a Felipe Anderson, centrocampista brasiliano, che Lotito ha cercato di portare nella Capitale già lo scorso gennaio. Non v’è riuscito per dei contrasti con il fondo monetario inglese che deteneva il 30% del cartellino del giocatore. Adesso l’accordo è stato trovato con tutte le parti in causa e l’attuale numero 10 del Santos, a partire dalla stagione 2013/2014 sarà un calciatore della Lazio. Per la rabbia dei tanti concorrenti che erano piombati su di lui.
Intanto scoppia il caso Cavanda. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, il difensore belga è stato estromesso dagli allenamenti della squadra di venerdì e sabato scorso, venendo escluso anche dalla lista dei convocati per il match disputato poi domenica sera contro il Napoli. Dietro, pare ci sia il rifiuto del giocatore di voler firmare il rinnovo contrattuale alle cifre proposte dalla società bianconceleste: cifre che si aggirano attorno ai 180.000 euro netti l’anno, mentre il ragazzo ne chiede circa il doppio. L’attuale accordo scade nel 2014.
Ulisse Savini, procuratore di Cavanda, ha cercato di fare luce sulla situazione: “Non mi piace fare polemica, non voglio neppure dire che ci sia il mancato rinnovo del contratto dietro l’esclusione di Luis. Però non mi sento di escluderlo, anche perchè ora dalla società sostengono che l’agente che mi ha preceduto nell’assistenza a Cavanda, avrebbe accettato qualche settimana addietro l’ingaggio da loro offerto. A noi questa cosa non risulta, e conosco bene il mio collega, al punto da escludere che possa aver fatto uan cosa simile“, ha precisato Savini, che da qualche settimana è subentrato a Zavaglia nella procura del giocatore.
Intanto la Dinamo Kiev ha abbassato l’offerta per Zarate: dai 10 milioni di euro iniziali si è scesi addirittura a 3. Il motivo? La richiesta del giocatore di inserire nel contratto una clausola rescissoria molto bassa. Ed intanto società e giocatore continuano a rimbalzarsi addosso le responsabilità per il mancato accordo con la controparte. Il club ucraino, intanto, sembra oramai orientato a puntare su Van Wolfswinkel, punta dello Sporting Lisbona: il mercato ucraino è in chiusura e la Dinamo ha urgenza di rinforzare il reparto avanzato. Per cui Zarate sembra destinato a rimanere ancora dalle parti di Formello.