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Amarcord

La linguaccia, storia di un’esultanza iconica

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Era il 12 febbraio 2006 quando Alex Del Pierofece la linguaccia all’Inter e regalò alla Juventus il successo nel derby d’Italia

Fiato sospeso

Il pubblico di San Siro si ammutolisce di colpo quando Pavel Nedved viene incautamente atterrato da Cordoba al limite dell’area di rigore nerazzurra e Paparesta concede un calcio di punizione alla Juve a 5′ dal termine di un match che fino a quel momento era rimasto inchiodato sull’1-1.

Alessandro Magno contro Giulio Cesare 

Da qualche minuto Alex Del Piero ha preso il posto di Zlatan Ibrahimovic ed è quindi naturale che sia il numero 10 bianconero ad incaricarsi della battuta. Julio Cesar non si fida, sa che Pinturicchio è capace di tirar fuori dal cilindro un coniglio quando meno te l’aspetti. E lui se l’aspetta, per questo prova a sistemare al meglio la barriera davanti a sè, cercando di restringere al minimo lo specchio della porta al temibile avversario.

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Rien à faire!

Tutto inutile, rien à faire! Del Piero ha preso la rincorsa e calciato alla sua maniera, piazzando il pallone lì dove per l’estremo difensore brasiliano era impossibile arrivare! Lì nel sette, dove i pali della porta s’incontrano, dove finisce sempre il pallone quando a calciare è Pinturicchio. Alex festeggia con la prima di una lunga serie di linguacce da collezione, che diverranno il tratto distintivo delle sue esultanze da quel momento in avanti.

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