Amarcord
La prossima scommessa di Pioli: Keita Baldè centravanti
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10 anni agoon
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RedazioneTalento indiscutibile e classe cristalliana. Quando lo avevano strappato al Barcellona, pagandolo circa 300 mila euro, Claudio Lotito ed Ighli Tare erano convinti di aver fatto centro e di essersi assicurati uno dei più promettenti prospetti del panorama calcistico europeo. Mai previsione fu più azzeccata perché, pur non potendo inizialmente giocare gare ufficiali con la maglia biancoceleste in attesa del passaporto, il ragazzo ha fatto faville con la formazione primavera.
Ala sinistra, veloce, tecnica, dal dribbling implacabile, il giovane classe 1995 si è immediatamente imposto nella formazione di Alberto Bollini, con la quale, nel 2013, si è laureato campione d’Italia di categoria. La scorsa stagione lo sbarco in prima squadra, con il senegalese naturalizzato spagnolo che in 25 presenze ha timbrato il cartellino per 5 volte.
Quella corrente sarebbe dovuta essere l’annata della consacrazione ma, fino a questo momento, il ragazzo non è riuscito a consacrarsi. Fin da subito mister Pioli ha dato la sensazione di voler puntare su Keita che, soprattutto ad inizio campionato, ha più volte avuto spazio dal primo minuto nel tridente biancoceleste. Le prestazioni, a dire il vero, non sono state esaltanti, con la discontinuità a farla da padrone tra tocchi eleganti ed errori madornali sotto porta. L’esplosione di Felipe Anderson ha fatto il resto, relegando l’ex Barcellona al ruolo di speranza non ancora pronta. E forse era proprio così, del resto non è mai facile per un giovane diciannovenne imporsi in serie A, soprattutto quando la testa, come nel caso di Keita, non sembra ancora quella del calciatore in grado di fare il salto di qualità.
Partita dopo partita, Keita è sembrato chiudersi nel suo mondo, giocando più per se stesso che per la squadra. Troppe volte, infatti, l’esterno ha dato la sensazione di voler strafare, magari con un dribbling di troppo o, come accaduto a Torino, andando a mettere in rete, pur trovandosi in posizione irregolare, un pallone che era destinato comunque a finire in fondo al sacco, invalidando una scontata segnatura.
Pioli, però, non ha abbandonato il progetto Keita, cui crede fermamente, ed allora ecco che, nel tour de force che attende la Lazio nelle prossime settimane, il tecnico sembra nuovamente intenzionato a dare fiducia allo spagnolo, ancora a secco in questa stagione in questo campionato. Domani, contro l’Empoli, Keita partirà ancora dalla panchina, con la speranza, però, di poter subentrare e magari determinare l’esito del confronto, come accaduto una settimana fa’ a Cagliari quando, una volta entrato posto di Mauri, si è procurato due calci di rigore. L’allenatore non lo ha dimenticato ed, anzi, è pronto a rilanciare il ragazzo. La prossima scommessa del mago Pioli, insomma, si chiama Keità Baldè ed il tecnico, che in questa stagione non ha sbagliato un colpo, ha tutta l’intenzione di vincerla.
Talento indiscutibile e classe cristalliana. Quando lo avevano strappato al Barcellona, pagandolo circa 300 mila euro, Claudio Lotito ed Ighli Tare erano convinti di aver fatto centro e di essersi assicurati uno dei più promettenti prospetti del panorama calcistico europeo. Mai previsione fu più azzeccata perché, pur non potendo inizialmente giocare gare ufficiali con la maglia biancoceleste in attesa del passaporto, il ragazzo ha fatto faville con la formazione primavera.
Ala sinistra, veloce, tecnica, dal dribbling implacabile, il giovane classe 1995 si è immediatamente imposto nella formazione di Alberto Bollini, con la quale, nel 2013, si è laureato campione d’Italia di categoria. La scorsa stagione lo sbarco in prima squadra, con il senegalese naturalizzato spagnolo che in 25 presenze ha timbrato il cartellino per 5 volte.
Quella corrente sarebbe dovuta essere l’annata della consacrazione ma, fino a questo momento, il ragazzo non è riuscito a consacrarsi. Fin da subito mister Pioli ha dato la sensazione di voler puntare su Keita che, soprattutto ad inizio campionato, ha più volte avuto spazio dal primo minuto nel tridente biancoceleste. Le prestazioni, a dire il vero, non sono state esaltanti, con la discontinuità a farla da padrone tra tocchi eleganti ed errori madornali sotto porta. L’esplosione di Felipe Anderson ha fatto il resto, relegando l’ex Barcellona al ruolo di speranza non ancora pronta. E forse era proprio così, del resto non è mai facile per un giovane diciannovenne imporsi in serie A, soprattutto quando la testa, come nel caso di Keita, non sembra ancora quella del calciatore in grado di fare il salto di qualità.
Partita dopo partita, Keita è sembrato chiudersi nel suo mondo, giocando più per se stesso che per la squadra. Troppe volte, infatti, l’esterno ha dato la sensazione di voler strafare, magari con un dribbling di troppo o, come accaduto a Torino, andando a mettere in rete, pur trovandosi in posizione irregolare, un pallone che era destinato comunque a finire in fondo al sacco, invalidando una scontata segnatura.
Pioli, però, non ha abbandonato il progetto Keita, cui crede fermamente, ed allora ecco che, nel tour de force che attende la Lazio nelle prossime settimane, il tecnico sembra nuovamente intenzionato a dare fiducia allo spagnolo, ancora a secco in questa stagione in questo campionato. Domani, contro l’Empoli, Keita partirà ancora dalla panchina, con la speranza, però, di poter subentrare e magari determinare l’esito del confronto, come accaduto una settimana fa’ a Cagliari quando, una volta entrato posto di Mauri, si è procurato due calci di rigore. L’allenatore non lo ha dimenticato ed, anzi, è pronto a rilanciare il ragazzo. La prossima scommessa del mago Pioli, insomma, si chiama Keità Baldè ed il tecnico, che in questa stagione non ha sbagliato un colpo, ha tutta l’intenzione di vincerla.
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