Amarcord
Licenza Uefa, il Tar del Lazio dice no al Parma sul provvedimento sospensivo immediato
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10 anni agoon
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RedazioneNiente da fare per il Parma. Il Tar del Lazio ha infatti deciso di bocciare l’istanza del club gialloblù per chiedere la sospensione immediata della decisione dell’Alta Corte del Coni con cui ha respinto il ricorso contro la mancanza concessione della Licenza Uefa per ritardato pagamento dell’Irpef per alcuni propri tesserati.
Con un decreto monocratico, il presidente della III sezione quater del Tar del Lazio, Italo Riggio, ha dunque respinto le richieste della società calcistica. Per il prossimo 25 giugno è stata dunque fissata la discussione in camera di consiglio davanti al tribunale in composizione collegiale.
Il ricorso amministrativo in questione conteneva anche una richiesta di decisione provvisoria e urgente del tribunale in composizione monocratica; richiesta che è stata anch’essa immediatamente respinta.
“L’ntervento presidenziale, derogatorio della collegialità – ha scritto il Tar nel decreto – postula una situazione di estrema gravità oltre che di urgenza, tale da non tollerare neppure il tempo per l’intervento collegiale, che nella specie non ricorre, tenuto conto che: come espressamente afferma parte ricorrente, lo svolgimento del torneo Europa League è previsto per il 3 luglio 2014; la domanda di sospensiva può essere esaminata dal collegio nella camera di consiglio del 25 giugno 2014″.
La società emiliana ha però voluto precisare che il risultato del ricorso non viene per niente pregiudicato. “Con riferimento alla notizia apparsa su siti web e su testate televideo secondo cui il TAR Lazio di Roma avrebbe in data odierna respinto il ricorso del Parma F.C. S.p.A. – si legge nel comunicato apparso sul portale Internet del club – la società, a mezzo dei sottoscritti difensori avv.ti Giammaria, Rodella e prof. Tedeschini, precisa che quella oggi respinta è la richiesta di provvedimento immediato fuori udienza, che in nessun modo pregiudica il ricorso”.
“L’udienza, infatti, è fissata per il 25 giugno p.v. e in quella sede potranno essere fatte valere da questa difesa tutte le ragioni che sostengono il ricorso. – prosegue la nota – Al contempo, i suddetti difensori stigmatizzano il perdurante uso scandalistico di notizie e comunicazioni che sono chiaramente imputabili a disfunzioni degli uffici giudiziari cui competerebbe la tempestiva trasmissione dei provvedimenti cautelari al fine di evitare fraintendimenti come quelli oggetto del presente comunicato. Su questo punto gli avvocati si riservano di chiedere all’Ordine professionale di appartenenza l’adozione di ogni consentita misura a tutela del loro prestigio”.
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