Amarcord
Lo sdoganamento del numero 3
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12 anni agoon
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Redazione© foto di Agenzia Liverani
Il tre è da sempre considerato il numero perfetto. Perfetto per tutti ma non per casa Milan. Difesa a quattro. Dogma rossonero da sempre che non ha quasi mai lasciato spazio ad eresie. Zaccheroni a cavallo del secolo provò a lanciare i tre centrali. Sala, Costacurta, Maldini. Gli andò bene nellanno dello Scudetto, ma poi fu il motivo dellesonero. Da allora più niente fino a Malaga. Un tentativo salutato come il colpo di coda di un allenatore in bilico, sembra ora diventato un qualcosa di più, una convinzione di Allegri, una buona soluzione, ed il tutto con il benestare della società.
Questo ultimo fatto è davvero strano ma in una stagione come questa, nulla stupisce più. Bonera inamovibile, essendo il più veloce dei difensori a disposizione di Allegri, Acerbi o Yepes a sinistra, Mexes o Zapata a destra. Non interpreti particolarmente accattivanti ma che con il lavoro potrebbero regalare delle soddisfazioni a loro stessi ed al popolo rossonero. Bisogna provare i movimenti, trovare i giusti meccanismi ed i giusti automatismi. Bisogna capire chi è più bravo con i piedi per poter far partire lazione da dietro. Yepes, con il Genoa, è stato spesso lasciato libero di impostare ma non sempre la sua tecnica gli ha consentito di farlo bene. Acerbi ha forse un piede più dolce ma, con la sua stazza, ha forse qualche problema in più negli spostamenti laterali che una difesa a tre costringe a fare.
La base cè, ora Allegri deve trovare la giusta alchimia per far sì che davvero il tre possa diventare un numero amato dalle parti di Milanello. Per farlo accettare, il mister, lo ha proposto anche in attacco. Per El Shaarawy è certamente manna dal cielo. Partendo largo e non spalle alla porta, il piccolo faraone può dare sfogo alla sua velocità. Bisogna vedere però quanto il tridente si adatti alle caratteristiche degli altri attaccanti o presunti tali a disposizione di Allegri. Pato vorrebbe giocare prima punta, ma a parte il senso del gol, della prima punta ha poco. Non ha i movimenti alla Inzaghi e nemmeno la prestanza fisica per le sponde di Ibra. Potrebbe partite a destra? Forse. Certo che così il Milan sarebbe davvero a trazione anteriore. Emanuelson va a corrente alternata, Boateng non avrebbe limprevedibilità che lo ha reso grande partendo da dietro, Bojan è ancora incompiuto e Pazzini, con due attaccanti puri come El Shaarawy e Pato ai lati, non avrebbe forse molte palle giocabili. Lavoro tanto, tempo poco. Ad Allegri spetta un compito durissimo. Lui sembra crederci, ha la fiducia della società e pare anche dei giocatori. E allora che difesa ed attacco a tre siano. Per il quattro, tanto caro in casa Milan, cè sempre il centrocampo.
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