Amarcord
Marco Parolo, dal Cesena dei miracoli ai Mondiali in Brasile
Published
11 anni agoon
By
RedazioneMarco Parolo, classe 1985, nativo di Gallarate, dopo tanta gavetta, si sta consacrando nel Parma di Roberto Donadoni come uno dei centrocampisti più dinamici e più in forma del campionato italiano. Parolo, impostosi all’attenzione generale con la maglia del Cesena (prima in B e poi in serie A) ha recentemente provato il grande onore di indossare la maglia della Nazionale, sfiorando il gol contro la Nigeria al Craven Cottage. Il centrocampista del Parma, che vuole andare ai Mondiali brasiliani, ha rilasciato un’intervista esclusiva alla “Gazzetta dello Sport”. Ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni:
Speranze mondiali. “Io la vedo così. Prandelli ne ha in testa 35. Dopo la settimana di allenamento e la partita di Londra posso sperare di essere il trentesimo. Se continuo a fare bene nel Parma, posso riuscire ad arrivare al ventiquattresimo posto”.
In debito di un gol. “Il Craven Cottage è tutto di legno e uno alla fine colpisce sempre i legni. Dev’essere così… Come ho spiegato a mio padre: una ragione in più per tornare in Nazionale, sono in debito di un gol”.
Come Gerrard. “E’ stato bello anche vivere quelle emozioni in uno stadio inglese. Vedere la gente così vicina al campo, sentirla addosso, ti spinge a dare ancora di più. Intuisci la passione che sentono per il gioco”.
Margini di miglioramento. “Devo migliorare nel palleggio, nella costruzione del gioco. Mi riesce istintivo inserirmi senza palla e lottare per recuperarla. Rimpianti perché non gioco in una big? Magari sarei rimasto soffocato dalla personalità dei grandi campioni e avrei trovato poco spazio per crescere. Forse io avevo bisogno di attraversare alti e bassi in provincia per crescere”.
You may like
26 LUGLIO 2006, INTER CAMPIONE D’ITALIA: ASSEGNATO LO SCUDETTO 2005-06
18 LUGLIO 1942, NASCE GIACINTO FACCHETTI
4 LUGLIO 2006, ITALIA IN FINALE: GROSSO E DEL PIERO STENDONO LA GERMANIA
26 GIUGNO 2006, TOTTI DECIDE DAL DISCHETTO
Milan, Donnarumma sarebbe rimasto?
19 GIUGNO 1938, BIS DELL’ITALIA: SECONDA COPPA DEL MONDO