Amarcord
Milan, cambio tattico a Cesena. Inzaghi segue la linea di Berlusconi?
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10 anni agoon
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RedazioneLa sconfitta casalinga con la Juventus, e le modalità con cui questa era maturata, non avevano fatto piacere al Presidente, Silvio Berlusconi, che al termine del confronto con i bianconeri non aveva nascosto il proprio disappunto: “Se non fanno quello che dico io…”. Tre giorni dopo, il pareggio di Empoli, al termine di una prestazione dai due volti: primo tempo abulico, senza idee, con un Milan in piena balia dei toscani, cui è seguita una ripresa di tutt’altro spessore, con una squadra più solida, evidentemente più a suo agio con il nuovo 4-2-3-1. Già, il cambio di modulo. Potrebbe essere proprio questa la chiave di Inzaghi. Non più 4-3-3, con un solo centravanti e due esterni offensivi ai suoi lati, ma una formazione ancora più europea, con tre giocatori alle spalle di Fernando Torres. Con il nuovo sistema di gioco, il Milan ha cambiato faccia ad Empoli, grazie anche alla coesistenza del centravanti spagnolo e Menez, l’autentico valore aggiunto di questa prima fase di stagione rossonera, più libero di svariare su tutto il fronte offensivo e di potersi inserire negli spazi aperti proprio dall’ex Chelsea. Non solo. Il 4-2-3-1 è apparso più funzionale anche in chiave difensiva. I trequartisti laterali, infatti, in fase di non possesso palla rientravano all’altezza dei centrocampisti, andando a costituire un più equilibrato 4-4-1-1. Inzaghi, dunque, ha stupito tutti, perchè togliendo un centrocampista a beneficio di un attaccante ha donato alla sua squadra maggiore equilibrio. L’esperimento, infatti, sarà ripetuto a Cesena. Era questo che voleva Berlusconi?
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