Amarcord
Milan, crisi, fischi, rabbia e contestazione!
Published
11 anni agoon
By
RedazioneIl periodo “No” del Milan, non sembra avere alcuna intenzione di finire, una crisi profonda che sta lentamente costringendo i rossoneri verso le zone più basse e pericolose della classfifica. L’ennesima partita senza vittoria, la quinta consecutiva (la sesta se si considera il match di Champions contro il Barcellona), ha scatenato tutta la rabbia e la frustrazione dei tifosi, ed in particolare quelli della Curva Sud.
Durante la partita. Già prima dell’inizio del match il clima non era propriamente dei più festosi. Delusi dagli scarsi risultati e dell’atteggiamento di alcuni giocatori e da quello di mister Allegri, la Curva aveva esposto lo striscione: “Rossi come il fuoco, neri come l’incazzatura: se non sputate sangue iniziate ad aver paura”. La minaccia, dei tifosi, non ha però di fatto scosso più di tanto l’ambiente, e nonostante la superiorità numerica per oltre un’ora di partita, il Milan non è riuscito ad avere la meglio di un Genoa caparbio ma arroccato nella propria area di rigore. Eppure le occasioni non sono mancate, oltre al rigore di Balotelli, sono state numerose, quasi trenta, le conclusioni verso la porta dell’ottimo Perin senza però riuscire mai ad espugnare il fortino genoano. Al termine del match, la rabbia dei tifosi è poi definitivamente esplosa, con cori, fischi e lancio di oggetti e l’esposizione di un altro striscione: “Vi aspettiamo fuori dai box, indegni”.
Al termine del match. La lunga notte dei giocatori rossoneri era però appena cominciata. Come promesso al fischio finale, infatti, circa 400 tifosi si sono appostati all’uscita dei box di San Siro per aspettare giocatori ed allenatore e mostrare tutta la propria rabbia e frustrazione. L’unico acclamato dai tifosi è stato Riccardo Kakà, che con l’approvazione delle forze dell’ordine è uscito insieme a Cristian Abbiati per avere un colloquio con i tifosi e raccogliere direttamente le critiche. “Ci vediamo alla prossima partita in casa…”, è quanto emerso dal dialogo con gli ultras, che non hanno invece potuto incontrare Mario Balotelli, che pure aveva manifestato la volontà di parlare con loro ma che è stato sconsigliato dalla polizia.
I contestati. Oggetto della contestazione dei tifosi è tutto l’ambiente Milan, dalla società ai giocatori all’allenatore. Ce ne è per tutti: la dirigenza e la presidenza vengono infatti accusati di pensare troppo ai giochi di potere (“Più che una società sembrate una telenovela, in pochi mesi avete distrutto i successi di un’era”), mentre la squadra scivola verso la bassa classifica, i giocatori, ed in particolare Constant, (“pagliaccio e arrogante”) di scarso impegno e di non essere “degni” di indossare la casacca gloriosa del Milan, ed Allegri per la scarsa qualità del gioco e per l’atteggiamento non sempre apprezzato dai tifosi (“Per come giocate c’è poco da stare Allegri”).
You may like
26 LUGLIO 2006, INTER CAMPIONE D’ITALIA: ASSEGNATO LO SCUDETTO 2005-06
18 LUGLIO 1942, NASCE GIACINTO FACCHETTI
4 LUGLIO 2006, ITALIA IN FINALE: GROSSO E DEL PIERO STENDONO LA GERMANIA
26 GIUGNO 2006, TOTTI DECIDE DAL DISCHETTO
Milan, Donnarumma sarebbe rimasto?
19 GIUGNO 1938, BIS DELL’ITALIA: SECONDA COPPA DEL MONDO