Milan dilaniato da due filosofie: Inzaghi si sta snaturando

E’ il momento delle scelte dolorose per Filippo Inzaghi, che deve fronteggiare la prima crisi della sua carriera da allenatore. SuperPippo deve dimostrare di valere la panchina rossonera, dopo aver perso in una partita tutte le sue certezze, costruite gara dopo gara in questa altalenante prima parte di campionato.

Il faticoso compromesso tra l’equilibrio tattico, che il mister piacentino predilige, e la filosofia apertamente offensiva del patron Silvio Berlusconi mostra la corda: Inzaghi deve scegliere quale strada seguire, possesso palla o ripartenze, azioni manovrate o verticalizzazioni veloci. Il Milan delle ultime settimane non è quello che ha in mente Inzaghi, non è quello che ha schiantato Lazio e Parma in avvio di stagione: è una sua versione snaturata.

“Sta venendo meno l’idea di calcio che avevo proposto inizialmente, fatto di ripartenze veloci? Non lo so”, ha dichiarato sconsolato a fine gara Inzaghi, alle prese con un dilemma tattico di difficile soluzione. Ma Pippo deve decidere cosa fare da grande, perché questo Milan senza identità è inguardabile.