Milan favorito al derby? Collovati: “Anche il Barça era strafavorito”

Il nostro doppio ex Fulvio Collovati gioca in anteprima per Calcissimo.com l’attesissimo derby di domenica sera.

Credi anche tu che il Milan parta ampiamente favorito nel derby?

“Sì, il Milan dopo la vittoria con il Barcellona è di diritto il  favorito, ma attenzione perché il  derby è derby. E, poi, anche il Barca era strafavorito…”.

Quali sono le chiavi su cui l’Inter deve puntare per impensierire il Milan?

“Consiglierei di guardare il video della partita del Milan con il  Barca  e prendere atto  che con l’umiltà e il sacrificio di tutti si può sopperire anche a chi ha più qualità di te ma molta più presunzione. Il problema  è capire se Cassano, Palacio e lo stesso Guarin, siano in condizione e disposti a rientrare e pressare come ha fatto El Sharaawy su Dany Alves, Pazzini su Fabregas, Boateng su Pedro e Iniesta”.

Che accoglienza ti aspetti per Balotelli? Può essere un fattore?

“I fischi li avrà, questo è fuori discussione, importante che lui non reagisca . A volte  le reazioni di Balotelli  sono incontrollabili, l’ho seguito e commentato dai tempi dell’Under 21. Se si innervosisce, potrebbe essere un fattore determinante”.

L’uomo che deve guidare l’Inter?

“Cambiasso, con la sua esperienza, un po’ come Ambrosini nel Milan, ma dopo l’infortunio di Ranocchia non so se sarà spostato al centro della difesa”.

Se fossi l’allenatore delle due squadre che mosse faresti per mettere in difficoltà il collega?

“Per il Milan farei giocare Pazzini e Balotelli insieme con El Sharaawy a sinistra. Questo per spostare l’attenzione da  Balotelli. A centrocampo Boateng ,  Montolivo , Muntari, il resto come col Barca.

Per quanto riguarda l’Inter, tornerei alla difesa a 3, con Cassano prima punta e Palacio subito dietro, 5 a centrocampo, da sinistra a destra Nagatomo,  Guarin, Cambiasso, Gargano, Zanetti. In difesa:  Juan Jesus, Silvestre e Chivu. Non sono pazzo… Silvestre su Balotelli può dare un senso alla sua stagione”.

Ti aspettavi anche nelle più rosee previsioni l’impresa del Milan in Champions? Quali chiavi del successo?

“Sì, me l’aspettavo ma non di queste proporzioni. Nel calcio conta la legge del campo, non le chiacchiere . Umiltà, determinazione, compattezza, l’organizzazione di Allegri, contro l’arroganza e la supponenza del Barcellona che sembrava in gita scolastica”.

Per contro, ti aspettavi la caduta in campionato dell’Inter? Di chi le principali responsabilità?

“No , ma quando ho letto gli acquisti di agosto e soprattutto gennaio sì, ma all’Inter non non si capisce chi fa il mercato…”.

Allegri e Stramaccioni meritano la riconferma?

“Per ora sì, ma la stagione è molto lunga e, come al solito, in Italia tutto dipende dai risultati”.