Amarcord
Milan-Galliani, siamo all’addio. L’ad confessa: “I dirigenti passano, restano i colori rossoneri…”
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11 anni agoon
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RedazioneUna vita da amministratore delegato non si può certo archiviare in poche settimane. Ecco perchè Adriano Galliani, incassate le critiche e la sfiducia da parte di Barbara Berlusconi, ha scelto la via del silenzio e della mediazione, senza mai ribattere alle accuse piovutegli addosso per bocca della figlia di quel Silvio Berlusconi che per lui rappresenta un amico, prima ancora che un Presidente o un socio in affari.
A quasi un mese da quel galeotto Milan-Fiorentina che sancì ufficiamente la rottura tra le due anime della dirigenza rossonera, l’amministratore delegato ha scelto di rompere il silenzio e alimentare sempre più le voci di un imminente divorzio tra le parti. Queste le parole (che sanno d’addio) di Galliani a poche ore dall’inizio della sfida contro il Celtic, decisiva per le sorti del Milan in Champions League: “Il Milan è nato prima di tutti noi e continuerà dopo di noi. Dirigenti, allenatori e giocatori passano il testimone, l’importante non è il futuro delle persone ma il futuro del Milan che è il club più titolato del mondo. Kakà è sempre stato un leader, non lo è diventato ora. È uno dei pochi palloni d’oro ancora in attivo, è una super persona, per questo motivo sono andato a prenderlo a zero a Madrid. Stasera sarà una bolgia, ma sarà corretta, un tifo sano. Il Milan è venuto qua tante volte. Sarebbe bello avere questo tifo anche in Italia. Ieri in campo al sopralluogo parlavo con Bonera e Kakà, siamo gli unici reduci del “Vitenam” nel 2007, ci ricordiamo quel momento“.
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