Milan in ansia, Silvio in ospedale

Non è una settimana facile per Silvio Berlusconi condannato giovedì in primo grado ad un anno (assieme al fratello Paolo, per lui due anni e tre mesi) per il processo Unipol ed in attesa di sapere quale sarà la sentenza del processo Ruby. A rendere più difficile il mese di fuoco ci pensa un aggravamento delle condizioni di salute dell’ex Presidente del Consiglio: già giovedì il suo pool di avvocati capeggiato da Nicolò Ghedini aveva fornito alla quarta sezione penale del tribunale di Milano due certificati medici che attestavano una “grave uveite bilaterale”, una forma di congiuntivite che non permette di esporsi alle forti luci dei riflettori.

A rendere il tutto più complicato ci pensano le dichiarazione del procuratore aggiunto Ilda Boccassini: “Bisogna far si che l’udienza venga svolta, questi certificati non corrispondono ad un legittimo impedimento assoluto”. In queste ore i giudici del tribunale milanese si sono riuniti in collegio per decidere l’avvallamento o il rigetto di questa istanza il che porterebbe ad un rallentamento processuale, un aria negativa abbraccia questa situazione: c’è chi accusa Berlusconi di aver effettuato una mossa strategica per non incappare nelle more della legge, c’è chi invece (il suo partito) lo difende a spada tratta. “Le malattie non seguono i tempi della procura” dice Angelino Alfano. Come dargli torto.

Poi c’è un universo dipinto di rosso e nero che attende, appeso ad un filo sottile, notizie certe sulla salute del proprio Presidente. Adriano Galliani non si è ancora esposto formalmente siccome gli interessi politici sovrastano quelli sportivi ma siamo certi che l’A.D. gli è vicino, stasera ci sarà una gara importantissima a Genova per non perdere il terzo posto guadagnato con un girone di ritorno mirabolante. Gara da vincere e da dedicare a Silvio Berlusconi.