Milan – Robinho: l’imbarazzo cresce di pari passo con l’incertezza

Nonostante la quarta vittoria consecutiva, al Milan continua a tenere banco il caso Robinho. Il brasiliano, difatti, non fa passare giorno senza che ricordi a Galliani ed Allegri la sua volontà di tornarsene in Brasile, come riportato oggi dal Corriere dello Sport. La saudade è forte, come ammesso qualche giorno addietro dall’ad rossonero, il quale ha ammesso come la situazione non sia delle migliori. Lo stesso allenatore toscano ha compreso come ci sia poco da fare se un calciatore vuol lasciare la squadra: “Io più che parlargli e dimostrargli la mia stima facendolo giocare, non so cosa fare. Lui mi dice sempre che i suoi bambini sono in spiaggia a fare il bagno, e vorrebbe fare altrettanto, ma sa benissimo che, essendo giovane, queste cose può farle anche tra qualche anno“, ha detto l’ex tecnico del Cagliari.

I problemi principali sono due: l’offerta fatta dal Santos per il cartellino dell’attaccante (6 milioni di euro), per nulla in linea con le richieste della società di Via Turati (tra i 10 e i 12 milioni di euro), ma soprattutto la ricerca di un sostituto. Come affermato da Galliani, non arriverà nessun top player, vista la nuova linea intrapresa dal Milan che mira a costruirseli in casa i campioni, perciò prendere un giocatore che non faccia rimpiangere Robinho è compito arduo. Scartato per i motivi di cui sopra Balotelli, le ipotesi sono tante, ma tutte difficili da attuare. Pastore, per fare un nome, costa troppo, mentre Weiss, sponsorizzato da Raiola, non è ancora ritenuto maturo per certi palcoscenici. Piacerebbe Destro ma la Roma non sogna neppure di venderlo così, ad oggi, il nome più valido è quello di Matri. Anche lo juventino, però, non è facilmente raggiungibile, in quanto Conte, prima di acconsentire alla sua cessione, avrebbe bisogno di un suo sostituto, a maggior ragione adesso che Bendtner si è rotto. Insomma, l’imbarazzo tra Robinho ed il Milan cresce, e la situazione è ben lungi dall’essere risolta.