Amarcord
Mondonico: “Torino soffre la stanchezza negli ultimi quindici minuti”
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11 anni agoon
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RedazioneIn una lunga intervista rilasciata al quotidiano sportivo torinese Tuttosport è intervenuto l’ex tecnico del Torino Emiliano Mondonico, uno che in fatto di derby se ne intende. Mondinico ha parlato del momento delicato che sta attraversando la squadra granata,che raccoglie complimenti e consensi sul piano del gioco ma che spesso lascia l’intera posta in palio in mano avversaria, in particolare ha fornito un’analisi dettagliata dell’utlimo match perso 4-3 a Firenze: “In effetti si sono viste due partite in una. E stato imbarazzante nella prima frazione vedere la Fiorentina abusare del Toro in quella maniera. Grazie a quella rete di Barreto poi nella ripresa si è capovolta la situazione: la squadra viola che si è fermata, i granata che sono saliti in cattedra sino a raggiungere il pareggio e dopo cè stato il gol finale imprevisto che ha determinato la vittoria della formazione di Montella”. Secondo il Mondo a spaccare cambiare la partita è stato l’ingresso di Rolando Bianchi: “Questo Torino nel suo insieme con lingresso di Bianchi ha avuto un cambiamento. La sua situazione con la società è abbastanza anomala ma con lui in campo, quando ha sostituito Meggiorini, cè stato da parte di tutti un maggior coinvolgimento nel cercare di ripartire.” . Il Torino ultimamente subisce troppi gol, il spericolato 4-2-4 di Mister Ventura è un’arma a doppio taglio quando i reparti si allungano e la stanchezza si fa sentire, Mondonico la pensa così: “Nellultimo quarto dora le squadre fatalmente si allungano perché si comincia a essere stanchi e allora anche lattenzione totale che solitamente si ha nel coprire gli spazi e marcare lavversario fatalmente cala… E chiaro che il Toro soffre più degli altri: finché riesce a essere squadra, finché riesce a essere compatto, a portare dieci giocatori nella propria metà campo garantisce un certo tipo di fase difensiva, ma come trenta-quaranta metri diventano settanta-ottanta ecco che tutto diventa più difficile e certi equilibri inevitabilmente vengono meno“
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