Amarcord
Montolivo, dopo la Champions il sorriso dei bambini
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12 anni agoon
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RedazioneNell’accogliente cornice dell’ “Officina 22”, il Comitato “Maria Letizia Verga” ha presentato, in una conferenza stampa l’ambizioso progetto di un nuovo “Centro per la Ricerca e la Cura delle Leucemie del bambino”, che sorgerà a Monza entro due anni. Testimonial dell’evento, il calciatore del Milan e della Nazionale, Riccardo Montolivo, che ha prestato il proprio volto alla campagna pubblicitaria per la raccolta dei fondi necessari a realizzare un’opera così importante. Erano presenti, oltre al centrocampista rossonero, il presidente del Comitato “Maria Letizia Verga”, Giovanni Verga, e il Professor Andrea Biondi, dal 2009 direttore del Centro di Emato-Oncologia Pediatrica di Monza, struttura di riferimento per la ricerca e il trattamento delle emopatie infantili, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.
In apertura, Giovanni Verga ha spiegato ai giornalisti presenti, quando e perchè nasce la Onlus di cui è presidente: “Il Comitato ‘Maria Letizia Verga’ nasce oltre trent’anni fa con l’intento di provvedere alle esigenze dei bambini affetti da leucemia e di far fronte alle tante difficoltà che i genitori purtroppo incontrano nel far curare i propri figli. Colgo l’occasione per ringraziare la Regione Lombardia, che ha mostrato grande sensibilità per il problema, concedendoci il diritto di superficie su un’area, all’interno del San Gerardo, destinata alla costruzione di un ospedale per bambini malati di leucemia”. Riccardo Montolivo ha poi raccontato di come si è avvicinato a questo progetto e di cosa ha significato per lui incontrare i piccoli pazienti del Centro di Oncologia Pediatrica di Monza: “Sono molto emozionato, è un onore per me essere qui oggi, insieme agli amici del Comitato ‘Maria Letizia Verga’, uniti per aiutare tutti quei bambini meno fortunati di me che ho potuto realizzare il sogno che cullavo sin da piccolo, quello di diventare un calciatore professionista. Mi sono avvicinato a quest’associazione per via di una circostanza per me dolorosa, la malattia del figlio di un mio amico, al quale voglio fare un grande in bocca al lupo. Quando mi sono recato per la prima volta in visita in ospedale, ho potuto ammirare la grande forza e la determinazione con cui questi bambini coraggiosi affrontano il loro male. Riescono a trasmetterti una carica incredibile. È un’esperienza che consiglio a tutti, perchè mi ha aiutato a capire ciò che conta davvero nella vita”.
L’ex capitano della Fiorentina è apparso profondamente partecipe, sinceramente coinvolto in una realtà distante anni luce da quella per lui quotidiana dei campi di calcio, la realtà di chi lotta per vincere una partita che non vale tre punti, ma vale una vita. Non è soltanto il volto di una campagna pubblicitaria Riccardo Montolivo, è un ragazzo che crede davvero in ciò che fa e ci mette la sua faccia pulita proprio perchè ci crede. È un campione sí, ma soprattutto un uomo e le due cose non sempre vanno di pari passo. È intervenuto pure il Professor Biondi, che ha sottolineato l’importanza della ricerca nell’ambito delle leucemie infantili: “Il 20% dei bambini affetti da leucemie purtroppo muore e se si vuole ridurre questa percentuale è fondamentale raddoppiare gli investimenti per far progredire la ricerca. La costruzione di questo centro specialistico è un grande risultato soprattutto per i nostri giovani malati ed è necessario che venga realizzato nel più breve tempo possibile”.
Il direttore del Centro Ematologico Pediatrico di Monza sembra piú un genitore premuroso con i suoi figli che non un medico, seppur scrupoloso e attento, che per professione cura i suoi pazienti. È il medico che qualunque malato vorrebbe incontrare, non soltanto competente a indovinare diagnosi e a somministrare farmaci, ma anche dotato di profonda umanità e grande empatia. Il progetto del Comitato “Maria Letizia Verga” verrà finanziato attraverso la donazione spontanea di piccole somme che si spera possano garantire un sostegno costante, facendo appello alla sensibilità di ognuno di noi.